La nuova organizzazione per intensità di cura messa a punto ed attuata presso l’ASL TO3 è stata premiata al 40° Congresso Nazionale ANMDO (Associazione Italiana Medici Direzione Ospedaliera) a Napoli dove dal 15 al 17 ottobre si è tenuto il Congresso Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere dal tema Ripensare la Sanità.
La Bed Manager dell’Ospedale di Pinerolo Dr.ssa Lara Pezzano ed il Dr. Alberto Amidei illustrando la nuova organizzazione nell’area chirurgica non solo fornito un contributo progettuale di idee che in sede di riconoscimento da parte della platea ha ottenuto il 3° posto nella selezione dei numerosi progetti presentati.
In occasione del congresso si è ribadito che oggi più che mai nella rotta che porta alla conquista di una nuova sostenibilità del nostro Sistema Sanitario Nazionale occorre condividere esperienze e affidarsi a tutte le professioni sanitarie che lo costituiscono.
Il Sistema Universalistico deve sopravvivere; e lo può fare solo attraverso un percorso condiviso che porta alla ristrutturazione dei centri erogatori attraverso l’individuazione razionale delle inefficienze e delle strutture che erogano volumi di prestazioni inferiori alle soglie di sicurezza definite a livello Nazionale .Tale riorganizzazione sarà fatta a tutela della sicurezza dell’utenza attraverso il monitoraggio di nuovi indicatori di esito.
L’ospedale di Pinerolo da un anno ha intrapreso nell’area chirurgica un percorso difficile che ha portato alla destrutturazione dell’organizzazione classica per reparti in quella per intensità di cura che ora mostra i primi dati presentati al congresso.
Dati incoraggianti: incremento della attività chirurgica programmata del 15% pari a 757 interventi in più rispetto all’anno scorso, questo, si riflette con un abbattimento dei tempi delle liste di attesa per le classi A dove si ritrovano utenti per lo più patologie oncologiche.
Altro traguardo raggiunto riguarda i pazienti con frattura di femore, se lo scorso anno si riusciva ad operare il 50% degli anziani fratturati in due giorni, con la nuova organizzazione, grazie alla gestione decentrata degli slot di sala operatoria e dei posti letto, si riesce a operare il 74% dei pazienti.
Possiamo dire quindi che l’organizzazione per intensità di cura attraverso la collaborazione di tutti i professionisti funziona e che questo trionfale risultato può esser volano di spinta per continuare ad efficentarci.