IL TEST PER LA RICERCA SANGUE OCCULTO VIENE OFFERTO A 77.000 PERSONE (FRA 59 E 69 ANNI) E LA SIGMOIDOSCOPIA VIENE OFFERTA A 7.500 PERSONE OGNI ANNO (OVVERO A TUTTI I 58 ENNI) – L’ADESIONE DEI CITTADINI INVITATI ALLO SCREENING E’ NEGLI STANDARD, E COMUNQUE E’ LA PIU’ ALTA IN PIEMONTE (30%)
Lo screening per la prevenzione dei turmori del colon-retto è pienamente operativo presso l’ASL TO3 prevede due test di primo livello : la sigmoidoscopia ( esame endoscopico del tratta terminale del grosso intestino dove si localizzano i 2/3 dei tumori), nonché il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci .
Essendo scientificamente dimostrata l’importanza della diagnosi precoce, l’ASL TO 3 rivolge anche con il presente comunicato un appello per sensibilizzare i cittadini inseriti nelle categorie di età a cui lo screening è dedicato a presentarsi quando riceveranno l’invito a casa .
In ambito ASL TO3 il Direttore dell’Area della Prevenzione è il Dr. Paolo Laurenti mentre il coordinamento della attività previste dallo Screening è affidato alla Dr.ssa Maita Sartori.
“ Lo screening coinvolge circa 84.500 persone; una tale capillarità è in grado di fornire importanti ricadute preventive le quali, vista la diffusione della patologia, facilitano le diagnosi precoci riducendo di conseguenza la mortalità” sottolinea l’Ing. Giorgio Rabino, Direttore Generale ASL TO3 “ il messaggio che con forza inviamo per conservare la salute è quello di aderire numerosi allo screening mantenendo sempre uno stretto contatto con il proprio Medico di Famiglia ”.
Per il successo dello screening è infatti fondamentale, come sempre , il ruolo dei Medici di Famiglia, nel sensibilizzare e seguire in prima persona la situazione dei rispettivi assistiti inseriti nello screening stesso nonché delle farmacie del territorio che fornendo i test, rappresentano un ulteriore importante contatto con gli assistiti.
LA DIFFUSIONE DEL TUMORE DEL COLON-RETTO – In Italia Carcinoma del colon-retto rappresenta la seconda neoplasia per incidenza e mortalità, dopo il tumore al polmone, tra gli uomini e quello della mammella per le donne: l’incidenza è di 35-40.000 nuovi casi all’anno. Muoiono a causa della malattia circa 20.000 persone ogni anno; l’incidenza e la mortalità è maggiore nel nord italia specie in prossimità nella aree metropolitane dove si rileva un progressivo aumento negli anni.
In Piemonte ogni anno oltre 3.000 persone si ammalano di questa neoplasia con un totale di persone affette di circa 20.000 persone e con 1400-1.500 decessi ogni anno (fonte Registro tumori Piemonte). Sono circa 800 i ricoveri annuo nei Presidi Ospedalieri dell’ASL TO3 per tumori al colon-retto, articolati come segue.
MEDIA RICOVERI OSPEDALIERI ANNUI NEI PRESIDI DELL’ASL TO 3 PER TUMORI DEL COLON RETTO
ASL TO3 | |||
DISTRETTO | MASCHI | FEMMINE | |
COLLEGNO | 39 | 44 | |
ORBASSANO | 47 | 45 | |
RIVOLI | 40 | 22 | |
GIAVENO | 10 | 10 | |
SUSA | 53 | 34 | |
VENARIA | 47 | 32 | |
PINEROLO | 65 | 47 | |
VAL PELLICE | 10 | 8 | |
VAL CHISONE | 14 | 10 | |
TOTALE ASL TO3 | 523 | 252 |
I DUE TEST DELLO SCREENING
1) LA SIGMOIDOSCOPIA – Secondo i programmi, al test della sigmoidoscopia vengono invitati i residenti nella ASL TO3 che nel 2010 compiono 58 anni, pari a circa 7500 ; l’ASL TO3 è quella che registra una adesione all’esame più alta in Piemonte (30% circa contro il 27% medio a livello regionale) ; ciononostante si ritiene utile proseguire nell’ulteriore sensibilizzazione per aumentare ulteriormente la risposta agli inviti..
Al 30 ottobre 2010 sono già stati invitati per effettuare la Sigmoidoscopia 3.900 cittadini circa la metà della “popolazione bersaglio” di 7.500 persone ed a breve l’invito verrà esteso alla totalità della citata popolazione bersaglio .
Poiché la frequenza dei tumori del colon-retto aumenta con l’età, sottoporsi ad una sigmoidoscopia all’età di 58 anni, anche una sola volta nella vita, permette di ottenere una riduzione del 45% del rischio di ammalarsi di tumore del grosso intestino.
2) LA RICERCA SANGUE OCCULTO NELLE FECI – Il completamento dello screening con l’offerta del test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, sta dando i risultati molto importanti dal punto di vista dell’efficacia della prevenzione. Il test viene offerto a tutte le persone residenti nella ASL TO3 che nel 2010 hanno un’età compresa fra 59 e 69 anni ; nel biennio 2010-2011 saranno quindi circa 77.000 le persone che verranno invitate.
A fine ottobre 2010 , la situazione è così riassumibile:
L’IMPEGNO DELL’ASL TO 3
La disponibilità e l’aumento delle ore di Endoscopia presso l’ASL TO3 in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera San Luigi di Orbassano è il seguente .
SEDE | Disponibilità ore settimanali per Sigmoidoscopia | Disponibilità ore settimanali per Colonscopia | Totale disponibilià settimanale |
RIVOLI | 12,5 | 8,5 | 21,0 |
PINEROLO | 3,5 | 6 | 9,5 |
GIAVENO (sigmoidoscopia) | 8 (mese di settembre 2010) 12 da mese di ottobre 2010 | == | 8 (mese di settembre 2010) 12 da mese di ottobre 2010 |
ORBASSANO ASO S. LUIGI | 5 (da ottobre 2010) | 5 (da ottobre 2010) | 10 (da ottobre 2010) |
TOTALE | 24 (mese di settembre 2010) 33 (da ottobre 2010) | 14,5 (mese di settembre 2010) 19,5 (da ottobre 2010) | 38,5 (mese di settembre 2010) 52,5 (da ottobre 2010) |
Quindi la progressione del potenziamento delle ore in questi 2 mesi è stata la seguente:
Fino a settembre 2010 = 30,5 ore settimanali disponibili Da settembre 2010 = 38,5 ore settimanali disponibili Da ottobre 2010 = 52,5 ore settimanali disponibili
Da oggi a fine 2011 lo sforzo previsto per lo Screening sarà in definitiva il seguente:
Circa 92000 persone da invitare (15000 per Sigmoidoscopia + 77000 per Sangue occulto)
Circa 5250 Sigmoidoscopie da fare
Circa 1500 colonscopie di approfondimento
Circa 28000 test di ricerca (1,70 Euro ciascuno) = per una spesa di circa 46000 Euro per il test di ricerca sangue occulto
3 persone a tempo pieno per inviti , registrazione dei campioni dei test, organizzazione dei percorsi delle persone con test positivi, centralino dedicato presso la struttura Prevenzione attiva di Collegno.e gestione percorso dei test positivi
Disponibilità Anatomopatologo, chirurgo, ecc in caso di necessità di intervento chirurgico.
UN’ULTIMA CURIOSITA’ – Dalle telefonate a casa dei pazienti nell’ambito del sistema di ascolto dell’ASL (progetto regionale PASSI ) emerge che le donne sono più sensibili nel sottoporsi alla prevenzione del tumore del colon retto ( 18% contro 10% uomini); più sensibili si rivelano poi i più anziani (28% gli ultrasessantenni).
Rileviamo come circostanza positiva un fatto curioso: rispetto ad altri servizi dove le fasce popolazione più istruita e più agiata economicamente in genere si cura di più, per la prevenzione del colon-retto sono le fasce meno istruite ( 17% contro 7% di più istruiti) e meno agiate ( 17% contro 11%) a preoccuparsi maggiormente di ricorrere al controllo preventivo.