“INCONTINENZA: avere cura del perineo e prevenire i disturbi correlati”
MARTEDI’ 19 NOVEMBRE A S ANTONINO DI SUSA PRESSO IL CENTRO ANZIANI P.ZA DON CANTORE,7 ALLE ORE 17,30 SI TERRA’L’OTTAVO INCONTRO DEL PROGRAMMA DI ATTENTI ALLA SALUTE 2013
– L’ottavo incontro del programma di “Attenti alla Salute!” che si terrà martedì 19 novembre alle ore 17,30 a Sant’Antonino di Susa presso il centro anziani di Piazza Don Cantore n.7, è dedicato alla prevenzione dell’incontinenza e dei disturbi ad essa correlati.
La Società scientifica mondiale che studia l’incontinenza urinaria (ICS) definisce incontinenza qualsiasi perdita involontaria di urina e secondo l’Organizzazione mondiale della sanità 200 milioni di persone nel mondo soffrono di incontinenza, ma il numero è sottostimato per la diversa percezione da un individuo all’altro del problema – spesso considerato come naturale conseguenza dell’invecchiamento o di numerosi parti, e, soprattutto, per la riluttanza a renderlo manifesto.
Un dato relativo ai costi del problema riguarda per esempio la nostra Asl TO3 per cui si spendono ogni anno 4milioni e 200mila euro per presidi per incontinenza oltre alle spese sostenute individualmente dal singolo paziente e non coperte dalle forniture aziendali.
L’incontinenza può essere causata da differenti tipi di problemi e/o essere la causa di altri, soprattutto sociali e relazionali poiché compromette seriamente la qualità di vita della persone causando spesso imbarazzo, isolamento, depressione e perdita di autostima.
L’incontinenza e i disturbi correlati, vengono spesso sottovalutati perché considerata meno importante rispetto ad altri quali l’ipertensione, il diabete ecc…Inoltre viene attribuita poca fiducia nella possibilità di prevenire e/o trattare il problema.
La dr.ssa Maita Sartori, insieme alle ostetriche della S.S. Prevenzione Attiva e delle Attività Consultoriali dell’ASL TO3, tratterà i principali aspetti riguardanti la prevenzione primaria e secondaria dei disturbi del perineo che si basa sul controllo del peso, sull’attività fisica, (…sulla danza), e sulla conoscenza di movimenti corretti e di adeguati atteggiamenti associati agli stimoli volontari (minzione ed evacuazione). Infatti, per prevenire il problema ed i disturbi correlati è necessario prendersi cura del perineo, una parte del corpo che svolge funzioni importantissime, di cui si parla poco e spesso con imbarazzo, sulle cui funzioni si conosce poco e di cui ci si prende poca cura conseguenti ritardi nel processo di diagnosi e di cura.
La diagnosi si ottiene mediante l’esame obiettivo, la valutazione della motilità dell’uretra e degli sfinteri perineali e mediante l’esame urodinamico per la pianificazione del trattamento che può prevedere:
- riabilitazione: indicata come terapia di prima elezione e consiste in esercizi che aumentano il tono dei muscoli perineali;
- terapia farmacologica con farmaci che inibiscono la contrazione vescicole è indicata nei casi di iperattività delle vescica.
- intervento chirurgico che consiste nell’applicare una benderella al di sotto dell’uretra per impedire impedisce l’eccessiva mobilità uretrale ed è quindi indicata solo nell’ipermobilità
“PROSTATA:ipertrofia benigna e carcinoma”
GIOVEDI’ 21 NOVEMBRE ORE 20.30, BIBLIOTECA CIVICA V.VERDI N.4 COMUNE DI VENARIA REALE, SI TERRÀ IL NONO INCONTRO DEL CICLO DI 15 SERATE “ATTENTI ALLA SALUTE!” 2013 – IN ITALIA IL TUMORE DELLA PROSTATA HA UN’INCIDENZA MEDIA DI 99 CASI OGNI 100.000 CON UNA INCIDENZA DI MORTALITÀ DI 18 CASI /100.000 ABITANTI/ANNO
Il tumore della prostata rappresenta un importante problema di salute per cui in Piemonte viene osservata un’ incidenza di 140 casi/100.000 abitanti (quindi discretamente più alta rispetto alla media nazionale (dati stimati dal Reparto di Epidemiologia dei Tumori del Centro Nazionale di Epidemiologia e Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità).
Perciò il nono incontro di attenti alla salute 2013 che si tiene a Venaria Reale presso la biblioteca civica di via Verdi n. 18, giovedì 21 ottobre alle ore 20,30 tratterà l’argomento PROSTATA: ipertrofia benigna e carcinoma con particolare attenzione rispetto alla prevenzione e trattamento.
Relatori il Primario di Urologia dell’Ospedale di Rivoli Dr. Maurizio Bellina ed i suoi collaboratori: dr.ssa Alessandra Ambu, dr.ssa Claudia De Maria, dr. Stefano Guercio, dr. Francesco Mangione, dr. Mauro Mari, dr.ssa Francesca Vacca (un’equipe molto conosciuta ed apprezzata negli ambienti clinici e presso i pazienti, con tecniche innovative e all’avanguardia e che svolge offre un importante contributo anche nella società scientifica sia nazionale sia internazione con pubblicazioni, relazioni ed aggiornamenti presso congressi scientifici a livello nazionale ed internazionale.
Su circa 100 diagnosi istologiche di tumore della prostata effettuate mediamente ogni anno presso la Urologia degli Ospedali riuniti di Rivoli, 60 pazienti vengono sottoposti a prostatectomia radicale, mentre 40 vengono indirizzati ad altre opzioni terapeutiche (radioterapia, radioterapia + ormonoterapia, sola ormonoterapia).
Presso l’Urologia dell’Ospedale di Rivoli vengono trattate chirurgicamente tutte le patologie urologiche di tipo oncologico e non, con particolare attenzione agli aspetti tecnologici di nuova introduzione che possono migliorare i risultati dei trattamenti.
Tutte le scelte terapeutiche vengono discusse e condivise a livello di equipe in stretta relazione ed alleanza terapeutica con le persone interessate e le famiglie, in ragione di diversi fattori legati all’età e/o alle condizioni generali del paziente, cliniche, sociali e psicologiche. Infatti, vengono candidati all’ intervento solo pazienti selezionati per età (in genere non superiore ai 72 anni), in buone condizioni generali, con aspettativa di vita uguale o superiore ai 10 aa., e con favorevoli fattori prognostici.
Da circa 10 anni l’equipe dell’Ospedale di Rivoli, diretta dall’ Urologo e Oncologo Dr.Maurizio Bellina, esegue in pazienti selezionati (giovani, motivati al rapido recupero di continenza e attività sessuale, con malattia a basso rischio) interventi per carcinoma prostatico con una tecnica chirurgica che prevede una piccola incisione nella parte bassa dell’addome in anestesia peridurale, conservando i nervi per l’erezione, le vescichette seminali e senza asportazione dei linfonodi. Questa tecnica, utilizzata con successo a Rivoli già da qualche anno è già stata oggetto di numerose pubblicazioni (e relazione a congressi) sulle più importanti riviste scientifiche del settore.
Più recentemente, è stata anche introdotta un’altra innovazione nella tecnica di prostatectomia radicale, che consiste nello scollamento idraulico della fascia pelvica, per una migliore conservazione dei nervi per l’erezione.
In collaborazione con i Neurologi e i Neurofisiologi dell’Ospedale di Rivoli, sono in studio tecniche sulla elettrostimolazione intra-operatoria in corso di prostatectomia radicale, finalizzate alla messa a punto di modalità idonee per individuare le strutture nervose da preservare in maniera quanto più possibile precisa. L’insieme delle tecniche menzionate rappresenta il massimo tentativo volto al mantenimento o al recupero della funzione sessuale.
Un ulteriore elemento di eccellenza riguarda inoltre il programma di Riabilitazione post- chirurgica – requisito richiesto dai centri di eccellenza – che assicura un adeguato sostegno funzionale e psicologico al paziente sottoposto a chirurgia pelvica per patologia tumorale implementato nell’ Ambulatorio della Riabilitazione che offre al paziente un percorso riabilitativo non solo dal punto di vista del recupero della continenza e della potenza sessuale, in senso strettamente medico e farmacologico, ma anche da un punto di vista del sostegno psico-oncologico. A tal fine, presso l’Urologia dell’Ospedale di Rivoli esiste un percorso strutturato di accompagnamento del paziente sia prima, sia dopo l’intervento chirurgico, in alcuni casi, anche durante lo stesso. Recentemente, infatti, è stato possibile eseguire su pazienti selezionati diversi interventi di prostatectomia radicale in anestesia loco – regionale, con supporto ipnotico a beneficio delle migliore tolleranza della procedura da parte del paziente e minor utilizzo di farmaci “calmanti” e analgesici sia durante sia dopo l’intervento.
Anche per quanto concerne il tumore del rene per neoplasie di piccolo diametro, da alcuni anni vengono utilizzate tecniche chirurgiche mini invasive mediante sonda percutanea a microonde, particolarmente indicate in pazienti di età avanzata e con patologie concomitanti. per i quali non sarebbe indicata la consueta terapia chirurgica.
In generale, gli interventi di asportazione del rene per patologia benigna o maligna, vengono routinariamente eseguiti per via laparoscopica. Sempre mediante laparoscopia è stata messa a punto una tecnica “modificata” per il reimpianto uretero-vescicale, intervento che consente con approccio mini-invasivo il trattamento di stenosi ureterali, megaureteri segmentari, reflussi vescico-ureterali etc. L’equipe dell’Urologia di Rivoli è stata la prima in Italia ad utilizzare il manipolo robotizzato (Kimerax) per il trattamento laparoscopico della malattia del giunto pielo-ureterale, con ottimi risultati.
L’equipe dell’urologia di Rivoli lavora anche in stretta sinergia con la struttura di Ginecologia per il trattamento di prolassi pelvici complessi con tecniche innovative mini invasive per il trattamento dell’incontinenza da sforzo femminile.
PROSSIMI ULTERIORI INCONTRI
26 novembre 2013 ore 17,30
INFARTO ACUTO e malattie delle coronarie
ALMESE – Sala Consiliare v. Roma 4
Ferdinando Varbella, Emanuele Tizzani – S.C. Cardiologia Rivoli
28 novembre 2013 ore 20,30
ANSIA, INSONNIA e DEPRESSIONE
Rivoli – Centro d’incontro “Don Puglisi” v. Camandona 9A Cascine Vica Emanuele Fontana – S.C. Psichiatria Area Val Pellice e Valli Chisone e Germanasca, Massimo Rosa – S.C. Psichiatria Area Collegno e Orbassano Enrico Zanalda – S.C.
Psichiatria Area Giaveno, Venaria e Susa