Sta per iniziare la IV edizione della Collegno Fòl Fest, che si terrà da sabato 7 a domenica 15 giugno 2025, nel parco della Certosa Reale, dove la follia non è più muro che esclude, ma arte, talento, cultura, scienza.
Anche quest’anno, la festa dedicata alla salute delle menti ripropone, con forza, i temi dell’inclusione e della cittadinanza e guarda oltre il marchio imposto al disagio mentale, rilegge la storia della città e del suo manicomio, sulla scia dei versi di Lucia Saltarin, da cui è tratto il claim di quest’anno, Quando cantavo dov’eri tu?.
Due donne sono i volti simbolo dell’edizione di Fòl Fest 2025. Lucia Saltarin e Camille Claudel, artiste, finalmente riconosciute come persone, senza etichette diffamanti. Lucia e Camille sono il simbolo dell’oppressione, della negazione dell’identità e del genio che resiste al sopruso.
Oltre a riscoprire il valore storico e sociale dei padiglioni dell’ex ospedale psichiatrico, Collegno Fòl Fest è un festival multidisciplinare, che promuove inclusione e consapevolezza, mettendo a confronto punti di vista, pareri, prospettive, risorse, talenti.
La psichiatria torna protagonista nei luoghi in cui è stata discussa e lo fa guardando alla persona, alle sfaccettature della malattia e a quelle della cura.
Sono 63 gli eventi, molti gli appuntamenti scientifici organizzati da Asl TO3 e dal Servizio IESA: workshop, approfondimenti con medici e ricercatori. Un programma di studi che, sabato 7 giugno, apre “in leggerezza”, con Una poesia X l’inclusione show, tappa finale dell’omonimo concorso letterario, organizzato per sensibilizzare sui temi della salute mentale e dell’accoglienza come metodo di cura.
La premiazione delle poesie finaliste è animata dallo spettacolo di Gianpiero Perone, con i protagonisti di Zelig e Colorado.
Sono il ponte tra l’espressione artistica e l’aspetto scientifico le 5 mostre, allestite tra Villa 5 e la Sala delle Arti, con taglio del nastro sabato 7 giugno nel pomeriggio.
Domenica 8 giugno la tradizionale Fòl Parade sfila nel parco della Certosa, dal Vascone di piazza della Pace all’Orto che Cura, guidata dall’Orchestra Fiati della Città di Collegno, con le Masche dell’Associazione San Lorenzo.
Tutta l’area aulica del parco vive di Fòl Fest, con due luoghi simbolici, che si confermano il cuore della festa. Il punto di riferimento è l’Orto che Cura – progetto ed esperienza di rigenerazione ambientale, umana, urbana – che, oltre a ospitare appuntamenti, è sede della Libreria della Fòl Fest e dei suoi incontri con gli autori. Sempre piazza Avis 3 è l’indirizzo per una pausa all’insegna di Food all’orto, il progetto di ristorazione inclusiva a cura della cooperativa Il Margine, per sviluppare l’esperienza lavorativa di chi frequenta il servizio riabilitativo. Qui è l’area food della Fòl Fest.
All’altra estremità della linea simbolica, che attraversa il parco e coinvolge i suoi spazi, Fòl Fest anche quest’anno trova il palco ideale, per spettacoli e performance artistiche, nella Lavanderia a Vapore, casa europea della danza e centro di ricerca per la sperimentazione artistica contemporanea.
Collegno Fòl Fest è ideata e promossa da Città di Collegno, Asl TO3, Arci Valle Susa-Pinerolo APS, Cooperativa Il Margine/Orto che cura e Lavanderia a Vapore, con il sostegno e il patrocinio di UniVerso programma culturale dell’Università degli Studi di Torino.