COMUNICATO

Molte persone ritengono che detenere animali selvatici, tanto più quelli definiti dal senso popolare “feroci”, non sia una buona idea. Lo sconsigliano molte ragioni: difficilmente un grosso felino si comporterà da gatto ed i rapporti col “proprietario“ potrebbero essere piuttosto complessi. Inoltre quasi tutti sono consapevoli non solo del dovere etico, ma anche della opportunità di tutelare la biodiversità e proteggere le specie animali a rischio di estinzione. I grossi felini sono tra questi. Moltissime persone pensano giustamente che gli umani non abbiano alcun diritto di continuare a privare altri esseri viventi non umani della propria libertà e dignità.

Queste motivazioni, acquisite e condivise dalla stragrande maggioranza dei cittadini, sono alla base del quadro normativo attuale di riferimento che, mentre limita fortemente il commercio degli animali esotici, proibisce l’acquisto e la detenzione degli animali potenzialmente pericolosi (fatto salvo che gli stessi non fossero già presenti alla data del 30giugno 1996) ed affida alle ASL funzioni di vigilanza in materia.

Nella veste di Servizio delegato ad esercitare questo compito nel territorio della ASL TO3, senza nulla togliere alle lodevoli intenzioni dei curatori del servizio giornalistico, riteniamo tuttavia di poter fornire qualche elemento di conoscenza per contribuire ad informare, nel modo più completo possibile, sulla vicenda del leopardo oggetto del pezzo andato in onda nel corso della puntata di Striscia la Notizia del 7 aprile scorso.

Il leopardo è un esemplare femmina di nome Aria, nata in cattività il 16 febbraio 1998 da un soggetto già detenuto dal medesimo proprietario. La sua detenzione è stata autorizzata in data 1 febbraio 1999, sulla base del parere espresso dal Servizio Veterinario dell’allora ASL 10.

Ha compiuto quindi 17 anni a fronte di una età limite media dei suoi consimili in libertà di 12 anni. Questo comporta ovviamente che l’efficienza fisica sia fortemente condizionata da quelli che comunemente chiamiamo “acciacchi legati all’età”, che ne limitano in modo non assoluto, ma significativo, le capacità di deambulazione.

Nel corso del sopralluogo condotto dai Veterinari della S.C. Igiene Urbana Veterinaria ASL TO3 il 27 marzo scorso è stato verificato come essa si alimenti normalmente avendo conservato tanto l’interesse al cibo quanto la capacità di assumerlo, tanto da apparire in soprappeso, fatto salvo l’effetto indotto dalla terapia cortisonica cui è sottoposta causa i problemi legati all’età.

Non presenta segnali comportamentali di particolare disagio, conserva uno stato del sensorio buono, in quanto l’animale si presenta vigile ed attento ed interagisce con i detentori verso cui dimostra confidenza e familiarità.

In conclusione i problemi di questo animale sembrerebbero sostanzialmente due: non vive allo stato di natura ed è molto vecchio. Purtroppo per entrambi i casi non vi è soluzione.

 

Dott. Bruno Sparagna Direttore S.C. Igiene Urbana Veterinaria