CONSEGNATI AGLI OSPEDALI DI PINEROLO E RIVOLI INNOVATIVI LASER AD OLMIO PER INTERVENTI UROLOGICI

Sono stati consegnati oggi i nuovi laser chirurgici ad olmio per l’Urologia dell’Ospedale Agnelli di Pinerolo e dell’Ospedale degli Infermi di Rivoli, forniti dalla ditta Polimed.
Se per l’Ospedale di Rivoli l’intervento riguarda la sostituzione di un’apparecchiatura già presente, per Pinerolo invece corrisponde al potenziamento dell’attrezzatura in dotazione. Si tratta infatti di un investimento di 140.000 euro in 2 anni che rientra a pieno titolo nel progetto di implementazione tecnologica che la Direzione Aziendale ha sostenuto per i Presidi Ospedalieri dell’ASLTO3.

Questa innovativa apparecchiatura renderà gli interventi meno invasivi, più efficaci e sicuri per i pazienti, riducendo il rischio di sanguinamento e diminuendo il tempo
di degenza postoperatorio.

Il nuovo laser permetterà un approccio mini-invasivo per la cura della calcolosi delle vie urinarie, permettendo di trattare ogni tipo di calcolo, indipendentemente dalla sua composizione o localizzazione.
Un secondo utilizzo riguarderà il trattamento duraturo ed efficace delle stenosi ureterali e dell’uretra, grazie al quale sarà notevolmente ridotto il rischio di complicanze o recidive.

Tutti gli operatori saranno opportunamente formati per l’utilizzo del nuovo laser, anche al fine di poterne usare al meglio tutte le grandi potenzialità tecnologiche: verrà pertanto utilizzato a pieno regime

già nelle prossime settimane, aumentando progressivamente il numero di sedute in base alla effettiva domanda ed ai bisogni della popolazione di riferimento della ASLTO3.

“La fornitura di questa nuova apparecchiatura si colloca all’interno dell’importante opera di ammodernamento messa in atto in particolare presso l’Ospedale di Pinerolo durante la quale è stata posta grande attenzione non solo alle opere strutturali, ma anche a tutto ciò che riguarda le tecnologie”, evidenzia il Dott. Flavio Boraso, Direttore
Generale dell’ASL TO3. “Grazie a questo strumento sarà possibile garantire alla popolazione che accede in Ospedale standard terapeutici sempre più elevati e sicuri oltre alla possibilità di riavviare il trattamento della calcolosi non invasiva”.