IL PROGETTO DELLA DIREZIONE GENERALE HA APPENA OTTENUTO L’OK DEI SINDACI, ED E’ STATO OGGETTO DI INFORMAZIONE AL CONSIGLIO DEI SANITARI, AL COLLEGIO DI DIREZIONE ED AI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI – LA RIDUZIONE SIGNIFICA “RAFFORZAMENTO” NON SOLO PER IL RISPETTO DELLE NORME MA PER CONSENTIRE AI DISTRETTI DI SVOLGERE APPIENO LA FUNZIONE DI GOVERNO LOCALE DEI BISOGNI DI SALUTE DEI CITTADINI
I distretti dell’ASL TO3 passano da 9 a 4: questo è il progetto del Direttore Generale dr. Gaetano Cosenza che ha compiuto in questi giorni il previsto percorso di informazione e condivisione; è stato infatti appena valutato positivamente dai Sindaci il 13 novembre scorso, ed è stato oggetto di informazione alle Organizzazioni sindacali , al Collegio di Direzione ed al Consiglio dei sanitari; viene ora inviato in Regione e farà parte integrante del futuro nuovo atto e piano di organizzazione aziendale.
Che la Direzione Aziendale abbia voluto partire dai distretti ( fra le prime asl del Piemonte) per avviare la stagione del riordino aziendale è molto significativo perché denota chiaramente la notevole considerazione riposta in tale importante livello di governo locale.
Non si tratta certo di una mera riduzione numerica : si tratta di una ridefinizione geografica in grado di rafforzare il ruolo dei distretti stessi ottemperando fra l’altro puntualmente alle norme nazionali e regionali che prevedono distretti minimi da 100.000 abitanti.
Oggi, nell’ASL TO3 accanto a distretti da 96.000 residenti ce ne sono da 20.000; una situazione non uniforme ed eccessivamente frammentaria che moltiplica gli snodi decisionali rallentando l’operatività delle scelte proprio mentre il contesto normativo indica il Distretto non come una mera sommatoria di servizi ma una funzione di vero e proprio governo della domanda dei bisogni di salute e della conseguente risposta assistenziale per la popolazione di riferimento.
Dunque il distretto deve essere in grado di costituire il vero nodo dei percorsi assistenziali fra prevenzione, ospedale e territorio anche alla luce delle sempre maggiori competenze attribuite al livello distrettuale dal nuovo Piano sanitario regionale 2012-2015.
Più in generale il rafforzamento dei distretti fa parte di un disegno che prevede il progressivo rafforzamento dell’assistenza territoriale , un utilizzo più appropriato degli ospedali dedicati alla fase acuta della cura, l’istituzione di servizi “cuscinetto” ( come i CAP – centri di assistenza primaria) in grado di erogare un’assistenza medica locale di base evitando se possibile l’accesso improprio ai pronto soccorso ( 100.000 arrivi l’anno ai DEA di Pinerolo e Rivoli di cui 40.000 a medio-bassa gravità).
Non è che i distretti finora funzionassero male o determinassero sprechi: semplicemente erano come piccole asl nell’asl; in questi anni non sempre è stata garantita la necessaria uniformità di comportamento fra i diversi distretti nei confronti degli assistiti, ed a volte è stata rilevata una tendenza all’eccessiva autarchia con difficoltà di coordinamento rispetto alle strategie complessive aziendali.
Inoltre, l’evoluzione ed il rafforzamento delle competenze distrettuali impone di evitare comunque un’eccessiva frammentazione: ad esempio la creazione di team di lavoro più ampi renderà più elastica la copertura dei servizi ai cittadini sul territorio alla luce della crescente scarsità di personale disponibile. Oggi a livello distrettuale si erogano servizi in 93 sedi con 157 operatori front office e 1.350.000 accessi annui da parte dei cittadini. ( si tenga conto per esempio che le assunzioni di personale amministrativo sono ferme da 15 anni e lo saranno anche per il futuro circostanza che impone di riorganizzarsi per sostenere nel tempo tali servizi).
Ma il rafforzamento dei distretti non cancellerà di certo le aree in cui storicamente si articola la presenza assistenziale dell’ASL , come pure i Sindaci di ogni ex distretto continueranno ad essere il punto di riferimento istituzionale per la relativa popolazione. Come pure non pregiudicherà, anzi si rafforzerà, l’integrazione socio-sanitaria ed il rapporto con i soggetti gestori dei servizi di assistenza a minori, disabili ed anziani.
“Ho confermato ai Sindaci che non ridurremo ed anzi incrementeremo i servizi sanitari sul territorio rendendo più appropriata la fruizione degli ospedali” sottolinea il Dr. Gaetano Cosenza, Direttore generale ASL TO3 ( nella foto a fianco) “ in tal senso il rafforzamento dei distretti rappresenta il primo passaggio di questo percorso. Intendo ringraziare in particolare i sindaci ed i rappresentanti dei lavoratori per aver compreso le ragioni del riordino ci stimola a proseguire speditamente verso una riorganizzazione del sistema che renda sostenibile nel tempo l’assistenza sanitaria ai cittadini”.