Il Pronto Soccorso è il servizio dedicato alle urgenze e alle emergenze sanitarie.
Deve rivolgersi al Pronto Soccorso:
- una persona che si trova in condizioni cliniche di possibile immediato pericolo di vita;
- una persona che, se non sottoposta a terapie mediche specifiche in breve tempo, potrebbe incorrere in elevati rischi per la propria salute;
- una persona con danno traumatico o con sintomi acuti che interferiscono con le normali attività.
- Tenuto conto che il grado di febbre non indica necessariamente la gravità della malattia, tuttavia un adulto con febbre maggiore di 39°, che persiste da più di tre giorni ed è associata a:
- grave mal di testa,
- e/o grave gonfiore alla gola,
- e/o eruzioni cutanee,
- e/o torcicollo,
- e/o confusione mentale,
- e/o vomito persistente,
- e/o difficoltà respiratoria,
- e/o dolori addominali,
- I soggetti più facilmente esposti alle complicanze influenzali come i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza, i soggetti affetti da patologie coesistenti (es. malattie croniche, respiratorie, malattie cardiache, renali, epatiti, tumori, diabete, malnutrizione, malattie cerebrovascolari croniche, etc.).
Non ci si deve rivolgere al Pronto Soccorso:
- per evitare liste di attesa nel caso di visite specialistiche non urgenti;
- per ottenere la compilazione di ricette;
- per ottenere controlli clinici non motivati da situazioni urgenti;
- per evitare di interpellare il proprio Medico curante;
- per ottenere prestazioni che potrebbero essere erogate presso servizi territoriali (Medico di Famiglia, Poliambulatori, Guardia Medica);
- per comodità e per abitudine o per evitare il pagamento di ticket.
- Nel caso di “febbri” soprattutto se associate a raffreddore, magari che colpiscono giovani in buone condizioni generali e che possono essere prese in carico dal proprio Medico curante o dal servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica), che interviene negli orari in cui gli studi dei Medici di Medicina Generale o dei pediatri di famiglia sono chiusi, per tutte quelle situazioni che non possono essere rinviate all’indomani e sottoposte al Medico di famiglia.