SI ABOLISCONO LE PELLICOLE RADIOGRAFICHE – LE IMMAGINI SARANNO DI MIGLIORE QUALITA’ E SARANNO TRASMISSIBILI O CONSULTABILI PER VIA DIGITALE – NEI NUOVI SISTEMI L’ASL INVESTE 160.000 EURO IN 5 ANNI MA L’ASSENZA DEL SISTEMA PELLICOLA RIPAGHERA’ L’INVESTIMENTO – IMPORTANTI SVILUPPI FUTURI NELLA TELERADIOLOGIA E NELL’INTEGRAZIONE CON I SERVIZI OSPEDALIERI –
Con la completa digitalizzazione del servizio di Senologia della sede di Collegno ( che comprende anche le sedi di Venaria ed Avigliana) e prossimamente di Pinerolo, gli screening mammografici effettuati presso l’ASL TO3 stanno facendo un passo avanti notevole, un sistema innovativo ancora ben poco diffuso nei servizi di screening del servizio sanitario pubblico.
Sono 24.000 mammografie mediamente effettuate ogni anno nell’ASL TO3 ; il sistema di digitalizzazione consente una lettura ancora più precisa ed attendibile, con possibilità di manipolare le immagini per visualizzare più facilmente eventuali problematiche, creando un sistema di archiviazione computerizzata denominato PACS e soprattutto abolendo le migliaia di pellicole radiografiche con risparmi economici rilevanti ( prodotti chimici di sviluppo, tecnici di camera oscura, archiviazione delle lastre ecc.).
Un servizio, quello degli screening mammografici, che nell’ASL TO3 presenta dati oggettivi di tutto rilievo: mentre nella media della provincia di Torino le donne che, dopo l’invito ad effettuare la mammografia si presentano effettivamente non supera il 60%, presso il programma Prevenzione Serena dell’ASL TO3 si presentano l’80% pari in valori assoluti a 24.000 donne di cui 11.000 presso la sede di Collegno, 7.000 presso Pinerolo, 3.000 ad Avigliana e 3.000 a Venaria.
Entità numeriche rilevanti che hanno impegnato notevolmente medici e radiologi refertatori ( tutti addestrati presso il Centro di Prevenzione Oncologica di riferimento), nonché tecnici e segreterie; si tenga conto che ogni mammografia, per norma, deve essere letta separatamente da 2 medici refertatori diversi.
Entità che hanno consentito di individuare 700 donne invitate all’approfondimento diagnostico di cui alla fine 200 donne sono poi state sottoposte a biopsia e relativa diagnostica pre-operatoria per problematiche oncologiche. Gran parte di queste diagnosi sono state precoci con nodi inferiori ad 1,5 cm. circostanza che determina indici di sopravvivenza a 5 anni dall’intervento superiori al 90% dei casi.
L’età bersaglio per il programma di screening è fra i 45 e 50 anni come controllo annuale, fra i 50 e 69 anni per controllo biennale e fra 70 e 75 anni su richiesta della donna stessa.
“Esprimo la mia personale soddisfazione ed un plauso agli operatori per l’efficienza dell’ attività di screening mammografico svolto nella nostra azienda “ ha sottolineato il Dr. Gaetano Cosenza, Direttore Generale dell’ASL TO3 “ il risultato della digitalizzazione era determinante non solo per migliorare ulteriormente la qualità del servizio, ma per adeguarci alle imminenti innovazioni tecnologiche relative al trasferimento e gestione delle immagini da sedi remote collegate in rete”.