“Il gioco è una cosa seria”: il Dipartimento Patologia delle Dipendenze dell’Asl To 3 prosegue con il progetto sul gioco d’azzardo patologico e per la promozione di un “gioco responsabile”

Si terrà il prossimo 28 novembre a Grugliasco, presso il Centro Diurno “Altrove”, in via Leonardo Da Vinci 172, il primo dei due momenti di formazione rivolti ai gestori degli esercizi commerciali in cui si possono praticare giochi in denaro, con l’obiettivo di sensibilizzarli al riconoscimento delle situazioni problematiche e alle strategie di invio ai servizi per il trattamento. L’iniziativa è parte integrante del progetto “Il gioco è una cosa seria”, finanziato dal Ministero della Salute, di cui è capofila la Regione Piemonte e responsabile scientifico il dottor Paolo Jarre, direttore del Dipartimento Patologia delle Dipendenze dell’Asl To 3.

La cornice generale entro la quale si sviluppa il progetto è quella, già sperimentata in altri paesi, del cosiddetto “gioco responsabile”, finalizzato prioritariamente a contenere le forme di deriva del gioco d’azzardo patologico, nell’ottica di evitare forme di aggravamento dei “giocatori moderati” e di condurre i “giocatori patologici” a modalità di gioco moderato o comunque meno distruttive e a ridurre l’impatto del gioco patologico sulla salute del giocatore e della sua famiglia.

Il gioco d’azzardo, infatti, è un fenomeno in forte crescita, così come lo è l’offerta di giochi ad alto rischio quali le scommesse sportive, i giochi da Casinò e di carte on line, i giochi a vincita immediata, come il Lotto Istantaneo. A dimostrare che si tratta di un fenomeno in crescita sono i numero: nel 1994 in Italia,la spesa annuale per i giochi si assestava sui 15.000 miliardi di lire, nel 1999 sfiorava i 34.000 miliardi di lire, nel 2009, 30 milioni di italiani hanno speso per giocare d’azzardo oltre 50 miliardi di euro.

Gli obiettivi generali del progetto sono:

  • Sensibilizzare gli amministratori locali rispetto alla problematicità connessa alla diffusione del gioco sul territorio;
  • Sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ai rischi del gioco d’azzardo;
  • Prevenire negli adolescenti un approccio disinformato al gioco;
  • Sensibilizzare e formare i gestori dei locali dove vengono erogati i vari prodotti del gioco, al fine di poter riconoscere e gestire nella maniera più opportuna il fenomeno del Gioco d’azzardo Patologico già dal suo esordio;
  • Creare, a livello comunale, una rete di locali “Liberi dal gioco patologico”.

Si sta quindi avviando la fase di sensibilizzazione e formazione dei gestori, articolata in due momenti: il primo, come si è detto, il prossimo 28 novembre a Grugliasco sarà un incontro fra esercenti, operatori dell’Asl To 3 e formatori esterni; il secondo previsto per il 14 dicembre 2009 a Torino prevederà un confronto tra esercenti, amministratori  locali  e  rappresentanti  delle  Asl  sulla  revisione  dei  regolamenti  comunali. Ai commercianti che parteciperanno verrà rilasciato un attestato di partecipazione e il “Bollino di qualità” (locale “libero dal gioco patologico”).