I prossimi 28 e 29 ottobre si svolgerà a Rimini l’annuale Congresso Nazionale sulla Medicina di Laboratorio.
Con l’occasione il laboratorio analisi degli ospedali riuniti di Rivoli, diretto dalla Dr.ssa Daniela Zanella, presenterà 2 posters dal titolo rispettivamente: “Controllo dell’andamento delle Klebsiella produttrici di carbapenemasi nei pazienti ospedalizzati presso O.O.R.R.” e “Alterazioni dei parametri della coagulazione con i Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO)”
Questi 2 lavori condotti nel settore di microbiologia il primo e nel settore di coagulazione il secondo traggono spunto dal lavoro quotidiano per ottenere un miglioramento delle performances in ambito clinico.
In particolare per il primo sono stati valutati i dati ottenuti con l’utilizzo della semina in terreni dedicati alla ricerca della Klebsiella pneumonie produttrice di KPC (terreno cromogeno) mettendo a confronto i campioni positivi per K.pneumoniae del 1° e 2° semestre del 2012 e del 1° semestre 2° semestre del 2013 e 1° semestre del 2014 con quelli produttori di carbapenemasi nei pazienti ricoverati.
I pazienti ricoverati considerati appartengono ai reparti delle medicine, chirurgie e rianimazione dell’Ospedale di Rivoli ASLTO3. Dopo la valutazione dei dati forniti nel primo semestre del 2012, sono stati sensibilizzati , attraverso organo del CIO, i reparti dove il riscontro di dati positivi era in percentuale maggiore. Necessita una formazione continua sul campo, che verrà gestita da personale specializzato, atta a ridurre il più possibile il disagio ed i costi causati da infezioni nosocomiali.
Scopo del 2° lavoro individuare l’influenza dei nuovi farmaci anticoagulanti sui test coagulativi usati nella routine clinica. I nuovi farmaci anticoagulanti orali diretti, che includono l’inibitore della trombina (Dabigatran) e gli inibitori del fattore Xa (Rivaroxaban ed Apixaban) possiedono una farmacocinetica e farmacodinamica prevedibile, sono efficaci e sicuri anche senza monitoraggio laboratoristico. L’effetto di questa nuova categoria di farmaci sui comuni test coagulativi è ancora sconosciuto.
Un inibitore del fattore IIa o del Xa potenzialmente può interferire con tutti i test coagulativi e alcuni test cromogenici, ma non dovrebbe interferire con i test antigenici. Recenti studi hanno evidenziato una sovrastima dell’ATIII con Dabigatran e con Rivaroxaban (quando l’enzima target per il test è la trombina o il FXa rispettivamente). Il fibrinogeno è sottostimato con Dabigatran quando misurato come attività coagulante, mentre non è stata riportata interferenza con Rivaroxaban.
L’APC-R risulta alterata con i NAO e di conseguenza i pazienti eterozigoti per la mutazione del fattore V Leiden possono sembrare wild-type. Il dosaggio della Proteina C ed S coagulative e di fattori della coagulazione possono venire influenzati dai NAO.