LA L.328: DOPO IL DECENNALE, LA PROSPETTIVA. UNA RIFORMA MANCATA O UN’OPPORTUNITÀ DA INCREMENTARE – Mercoledì 23 Marzo 2011 ore 9-17

PRESENTAZIONE

Nel novembre del 2000 venne approvata la legge 328 di riordino del sistema integrato di interventi e servizi sociali, un arco di tempo, quello trascorso, che ci permette di tracciare un primo bilancio sintetico.

Sul decennale della legge, si sono realizzati diversi seminari , un dibattito si è sviluppato sulla riforma del sistema dei servizi sociali, diversi gli articoli, apparsi sulle riviste del settore, posizioni discordanti una dall’altra si sono confrontate. Riteniamo, nonostante tutto, meritevole il provare a fare il punto anche nella nostra regione, in rapporto con altre esperienze poiché continua ad animarci “l’audacia della speranza”.

Dall’approvazione della legge di riforma, molto è cambiato, sia dal punto di vista politico sia sul piano normativo. Oggi alle Regioni, dopo la modifica del titolo V della Costituzione, è affidata la titolarità esclusiva in campo socio-assistenziale, fattore che ha certamente depotenziato l’efficacia della legge. Ma la L.328 continua a vivere sui territori, è bussola per riordinare, rivisitare, innovare il sistema dei servizi sociali. La legge è guardata come impianto-guida per superare un impianto riparatorio- assistenziale e consolidare politiche sociali universalistiche, di capacitazione, di sviluppo che investono sull’integrazione con le altre politiche per riorientarle al fine di mettere al centro la persona e il ben-essere della comunità locale.

Ma occorre dire che se la 328 tendeva a legittimare tali politiche e a far assumere ad esse maggiore centralità, gli orientamenti politici e le scelte che si sono susseguite continuano a confinare tali politiche in un ambito marginale. Come continuare ad investire e credere, su un impianto di una legge di riforma, che è dipendente dalle scelte regionali, ma anche dei singoli territori, dai decisori ai vari livelli, quindi anche dagli amministratori locali e dagli operatori sociali, da tutti gli attori e soggetti della comunità locale, capace di affermare quel cambiamento radicale di cui il sociale ha assoluto bisogno? Un seminario come occasione di confronto ma anche occasione per continuare ad investire su politiche che concorrono ad un nuovo sviluppo nelle diverse comunità locali in quanto infrastruttura sociale primaria, indispensabile per la coesione ma altresì per incrementare le opportunità di uno sviluppo in cui la persona e i suoi bisogni sono posti al centro dell’agire e delle scelte di ognuno di noi.

PROGRAMMA

ore 9 accoglienza dei partecipanti con la Proiezione Video

“Dalla Legge 328 al Federalismo Fiscale”

ore 9,15 PERCHÉ QUESTO SEMINARIO

Mariena Scassellati Sforzolini Galetti

Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “La Bottega del Possibile”

ore 9,30 INTRODUCE

Salvatore Rao, Vice Presidente de “La Bottega del Possibile”

ore 9,45 LA GENESI DELLA L.328: L’ORIGINE E LE RICADUTE

  • Nerina Dirindin, docente Dipartimento Scienze Economiche Finanziarie, Università di Torino

LA RIFORMA:

ore 10,15 La sua DEBOLEZZA

Cristiano Gori (*),consulente scientifico dell’Istituto per la Ricerca Sociale di

Milano e visiting fellow presso la London School of Economics and Political Scienceù

ore 10,45 La sua FORZA

Remo Siza (*), esperto in politiche sociali, Docente Università di Cagliari

ore 11,15 Intervallo

ore 11,30 LE RICADUTE SUL TERRITORIO

  • Mariagiuseppina Puglisi, Assessore alle Politiche Attive di Cittadinanza, Diritti Sociali, Parità, Provincia di Torino
  • Laura Mussano (*), Direttore Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali C.I.S.S.A.C.A., Alessandria
  • Ellade Peller, Sindaco Comune di Nomaglio (TO)

ore 12,30 Dibattito

ore 13 Pausa per pranzo

ore 14,15 LA VOCE DELLE REGIONI

IL PERCORSO DELLE REGIONI ALLA LUCE DELLA L.328

Emanuele Ranci Ortigosa, Direttore Scientifico Istituto per la Ricerca Sociale IRS, Milano

  • Liguria:

Lorena Rambaudi, Assessore alle Politiche Sociali, Terzo Settore, Cooperazione allo Sviluppo Politiche Giovanili, Pari Opportunità della Regione Liguria.

Coordinatore Nazionale della Commissione Politiche Sociali – Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano

  • Umbria

Damiano Stufara, Regione Umbria

  • Puglia

Elena Gentile, Assessore al Welfare, Regione Puglia

  • Piemonte

Caterina Ferrero, Assessore alla Tutela della salute e Sanità, Edilizia sanitaria, Politiche sociali e Politiche per la famiglia (in attesa di conferma)

ore 16 COSA NE PENSANO:

  • Vittoria Boni, Responsabile Dipartimento Welfare Presidenza Nazionale ACLI, aderente al Forum del Terzo Settore
  • Il Sindacato

Vera Lamonica, Segretaria Confederale Nazionale CGIL, Responsabile del Dipartimento Welfare

ore 16,30 Dibattito

ore 17 LE CONCLUSIONI, LE PROSPETTIVE

Salvatore Rao

Questionario di valutazione

ore 17,30 Chiusura lavori