L’ASL TO 3 ORGANIZZA UN INCONTRO APERTO A TUTTI PER PARLARE DELLA POSSIBILITÀ DI SOSTENERE L’ALLATTAMENTO MATERNO SUL LUOGO DI LAVORO

VENERDÌ 16 OTTOBRE 2015 DALLE 9.30 ALLE 12 SALA POLIVALENTE VILLA 5 ALL’INTERNO DEL PARCO DELLA CERTOSA COLLEGNO

 

Venerdì 16 a Collegno si terrà un primo incontro per parlare di allattamento nei luoghi di lavoro, che è poi il tema a cui quest’anno è dedicata a livello mondiale la settimana dell’allattamento materno.

Interverrà la Consigliera di parità del Comune di Collegno e naturalmente i responsabili e gli operatori dei servizi interessati. La novità rispetto ai consueti incontri informativi sull’allattamento è che l’argomento è strettamente correlato alla tematica dell’allattamento da parte delle lavoratrici nel proprio luogo di lavoro.

In Italia il 98% delle donne in gravidanza desidera allattare al seno il proprio bambino. Allattare è normale, come camminare, respirare e bere. Allattare è la norma biologica. Le donne che decidono di avere un bambino sono in maggioranza donne che lavorano.

La necessità di mantenere il posto di lavoro però le costringe a rientrare molto presto, quando l’allattamento al seno è ancora protettivo e da proteggere; la donna che rientra a lavoro dopo il parto si trova nel dilemma di continuare ad allattare fra mille difficoltà o smettere optando per biberon . Sia le informazioni pratiche che le modifiche dell’organizzazione del lavoro per l’accudimento del bambino riconosciuti per legge sono in molti casi insufficienti ad aiutare la madre.

A fronte di una legislazione in materia di tutela dei diritti delle lavoratrici e lavoratori fra le più avanzate del mondo, nel nostro paese è drammaticamente alta la percentuale delle donne che smette di allattare dopo la nascita di un figlio e la maternità è al primo posto tra le cause di abbandono del posto di lavoro.

L’ASL TO3 ha fra l’altro realizzato il progetto regionale “Insieme a papà” di cui si parlerà durante l’incontro. Si tratta di incontri dedicati ai papà durante il percorso degli Incontri di Accompagnamento alla Nascita, per illustrare Diritti e Opportunità della legge italiana in vigore.

 

Parlare di sostegno dell’allattamento nei luoghi di lavoro deve andare di pari passo con promozione e difesa dell’allattamento, perché tutti e tre insieme sono una priorità di salute pubblica: tassi ridotti ed interruzione precoce dell’allattamento, hanno infatti importanti conseguenze sanitarie e sociali negative per le donne, i bambini e sono altresì associati ad una maggior spesa sanitaria.

 

La promozione dipende dalla messa in atto di politiche e raccomandazioni nazionali a tutti i livelli del sistema sanitario e sociale in modo che l’allattamento sia inteso come la norma. La difesa dell’allattamento è invece fondata sulla piena applicazione del Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno. E infine il sostegno che richiede un impegno a istituire standard d’eccellenza in tutte le istituzioni ed i servizi per la maternità e l’infanzia.

Molto è già stato fatto per sostenere le donne nella conciliazione tra lavoro e allattamento.

Nei luoghi di lavoro, si sono viste diverse azioni per sostenere l’allattamento o renderli “mother- friendly”- “amici delle mamme”, ad esempio assegnando dei premi ai datori di lavoro amici dell’allattamento, così come è aumentata la consapevolezza del diritto ad allattare delle madri lavoratrici. Eppure, dopo più di vent’anni, i monitoraggi mondiali sui progressi nel campo dell’alimentazione di neonati e bambini mostrano che questo quarto obiettivo della Dichiarazione degli Innocenti (del 1991), che stabilisce le regole per proteggere il diritto all’allattamento al seno delle donne lavoratrici, è ancora il più difficile da raggiungere.