A volte la perseveranza e la estrema determinazione nella difesa dell’interesse pubblico viene riconosciuta; e paga: è quanto è successo ieri all’ASL TO3 grazie ad una sentenza innovativa del Giudice del Tribunale di Torino.
I fatti : una grande azienda fornitrice di servizi di ristorazione ospedaliera, nonché servizi di pulizia e varie con appalti nell’ASL TO3 per oltre 3 milioni di euro annui, aveva trascinato davanti al giudice l’ASL TO3 pretendendo a pagamento l’applicazione di interessi di mora, pari all’8% circa annuo anziché il 2% circa del tasso legale, per tutte le fatture scadute che di fatto l’ASL non riusciva a corrispondere entro i termini contrattuali per carenza di liquidità.
Quindi la pretesa economica dell’azienda creditrice era per i soli interessi di mora, così calcolati, pari a ben 260.000 euro che si sarebbero aggiunti all’importo derivante dai servizi resi; per ottenere tale cospicuo esborso aggiuntivo la citata azienda in un primo tempo si era vista riconoscere dal Giudice tali interessi di mora con l’emissione di un decreto ingiuntivo .
La Direzione Generale dell’ASL TO3 , fin dal capitolato di appalto e poi ancora nel contratto sottoscritto fra le parti aveva opportunamente inserito una clausola di salvaguardia inerente il pagamento di eventuali interessi “ a tasso legale” in caso di ritardati pagamenti ovvero il 2% mediamente all’anno anziché l’8% dei tassi moratori ( 200.000 euro di differenza).
L’ASL TO3, ritenendo che l’accordo fra le parti inerente l’entità degli interessi da corrispondere rappresentasse una specifica deroga, si era dunque opposta al decreto ingiuntivo del Giudice che dava ragione all’impresa di servizi e torto all’ASL attivando una causa legale a difesa dell’interesse pubblico con una somma oggetto di contenziosocce, come si è detto, è superiore a 200.000 euro .
Ed ecco che lo scorso 17 novembre 2014 il Giudice della prima sezione civile del Tribunale di Torino ha dato ragione all’ASL TO 3 revocando il decreto ingiuntivo precedentemente emesso a carico dell’ASL riconoscendo dunque le ragioni dell’ASL, difese ad oltranza dalla Direzione ASL nell’ultimo biennio.
In conclusione l’ASL TO3 non dovrà versare all’impresa di servizi i 200.000 euro di interessi di mora nella misura richiesta dall’Impresa.
Il contesto in cui si colloca la questione è quello più generale di spending review e di estrema attenzione all’impiego di ogni risorsa disponibile: a solo titolo di esempio il Direttore Generale dell’ASL Dr. Gaetano Cosenza attraverso un’azione condotta in modo capillare dalla Direzione amministrativa dell’Azienda, aveva già imposto con successo la revisione al ribasso, di tutti contratti in essere; tale azione a tappeto, nel caso dell’azienda che ora ha perso la causa, aveva già determinato una riduzione della spesa dagli iniziali 3,3 milioni di euro l’anno del 2011 ai 2,6 milioni di euro del 2013 e 2014 con un risparmio per l’ASL di 700.000 euro per ogni anno.