Ha preso il via oggi, giovedì 10 dicembre 2020, il nuovo sportello AslTo3 “Free Gamers Zone – Un bel gioco… dura poco”, che offre consulenza a familiari e presa in carico e trattamento di persone con disturbo da uso da videogiochi.
Nel maggio dello scorso anno, dopo un lungo dibattito, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha preso una posizione ufficiale: il “gaming disorder“ è stato ufficialmente definito una malattia, con un pattern di comportamento caratterizzato da ridotto controllo sul gioco, crescente priorità attribuita al gioco rispetto ad altre attività (sino al punto in cui il gaming assume precedenza su altri interessi e occupazioni quotidiane) e continuazione o esacerbazione del comportamento nonostante le conseguenze negative che ne derivano.
Lo sportello, con sede presso il Ser.D. di Beinasco, in Via Fornaci 4, è gestito da psicologi ed educatori professionali, in collaborazione tra due servizi del Dipartimento Patologia delle Dipendenze, diretto dal Dott. Paolo Jarre: il servizio per i comportamenti eccessivi negli adolescenti e giovani adulti “Tam Tam 14-21” e il servizio per le dipendenze comportamentali “Spazio Altrove”.
Nel 2019 hanno giocato ai videogiochi 17 milioni di italiani. Si tratta di un fenomeno in crescita costante, che coinvolge ampie fasce di popolazione, dai più giovani fino all’età adulta. Sempre nel 2019, secondo una ricerca condotta da “Osservatori Digital Innovation” del Politecnico di Milano, la spesa degli italiani per acquistare contenuti digitali è stata complessivamente pari a 1,785 miliardi di euro, in crescita del +20% rispetto all’anno precedente; di questi, il gaming è il segmento più rilevante, con una spesa di circa 1,13 miliardi di euro.
Sebbene non tutti i videogiocatori sviluppino un comportamento problematico, la disponibilità di giochi, piattaforme e dispositivi, la facile accessibilità e in alcuni casi la gratuità, rappresentano fattori di rischio da non sottovalutare.
“In questo complicato momento” sottolinea il Dott. Flavio Boraso, Direttore Generale AslTo3 “le restrizioni legate alla prevenzione del Covid-19 hanno modificato la gestione del tempo dedicato al lavoro, allo studio e alle relazioni sociali. Molte persone hanno trascorso in casa più tempo del solito e questo ha modificando anche le abitudini dei giocatori, in termini di aumento del tempo dedicato al gioco e di diversificazione dei prodotti di consumo. L’apertura di uno sportello dedicato a questa patologia rappresenta dunque un intervento concreto, di presa in carico del giocatore patologico e di sostegno alle famiglie, ed un ulteriore impegno, da parte dell’Azienda Sanitaria, per far fronte alle conseguenze, anche indirette, del Covid-19.”
Per contattare lo sportello si può telefonare al numero 329 7507254, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 16, oppure inviare una mail a sert.spazioaltrove@aslto3.piemonte.it.