L’ospedale “Edoardo Agnelli” di Pinerolo è il primo centro in Italia ad avviare la sperimentazione di un nuovo farmaco contro i tumori della mammella metastatici.
Il medicinale si chiama Futibatinib, si assume per bocca e agisce nei tipi di tumore che esprimono un particolare recettore chiamato FGFR, di cui è un potente e irreversibile inibitore. La molecola è sviluppata da una casa farmaceutica giapponese, i dati degli studi preliminari sono molto promettenti: sono stati riscontrati buoni risultati di efficacia e un basso profilo di tossicità, assolutamente tollerabile dalle pazienti.
La sperimentazione avviene sotto l’osservazione delle massime autorità regolatorie sanitarie, l’Ema europea e la Fda americana, in quanto parte del lungo processo di immissione sul mercato del farmaco e quindi della sua diffusione in tutto il mondo. Oggi è arrivata alla fase due, delle tre complessive che vengono richieste prima dell’autorizzazione al commercio.
Questa fase viene portata avanti contemporaneamente in tutto il mondo, ma in Italia sono stati selezionati soltanto sette centri di alto livello per effettuare la sperimentazione, in base alla qualità delle strutture, alla loro storia e alle capacità professionali presenti. Oltre a Pinerolo, dove sarà condotta dalla struttura di Oncologia diretta dal dottor Marco Tampellini, ci sono l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa, il Policlinico di Modena, il Policlinico Gemelli e l’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma, il Policlinico di Catania.
Fra questi sette centri, l’ospedale “Edoardo Agnelli” di Pinerolo è il primo ad essere stato attivato ed è oggi in attesa di ricevere il farmaco per poter iniziare già nei prossimi giorni la fase di “reclutamento” delle pazienti, che saranno selezionate sulla base delle specifiche previste dalla sperimentazione.
“Sull’ospedale di Pinerolo abbiamo effettuato importanti investimenti in questi anni – sottolinea il Direttore Generale dell’Asl To3 Flavio Boraso -. Sono dunque estremamente orgoglioso che l’ospedale, con la sua struttura di Oncologia, sia stato scelto per un progetto di rilevanza europea e mondiale, insieme a pochi altri centri italiani di assoluta eccellenza, come frutto e riconoscimento del lavoro dei professionisti che vi operano”.