Un importante passo per la transizione tecnologica dell’ospedale di Susa e di tutta l’AslTo3: da oggi la Radiologia del presidio segusino arricchisce la propria dotazione di un nuovo Sistema Telecomandato per la diagnostica radiologica di ultima generazione.
Il nuovo strumento consente di ottenere immagini radiologiche di elevato valore diagnostico con una netta diminuzione dell’invasività biologica da radiazioni, circa il 30% in meno rispetto alle macchine precedentemente in uso.
“L’investimento sull’Ospedale di Susa e l’attenzione per la salute della popolazione del territorio sono impegno costante di questa direzione – sottolinea Franca Dall’Occo, direttore generale dell’AslTo3 – e il nuovo apparecchio radiologico che presentiamo oggi, con la ricaduta positiva sulla qualità dell’attività clinica, ne è un esempio. Il sistema sanitario nazionale sta attraversando una fase particolarmente critica, non solo in questo distretto. La sfida a cui siamo chiamati come amministratori è offrire il meglio delle cure possibili, anche in termini di dotazione tecnologica in supporto dell’attività clinica, conservando e potenziando l’offerta esistente e l’Ospedale di Susa è al centro della nostra strategia di sviluppo”.
Cos’è il Sistema Radiologico Telecomandato
GMM Opera T90, questo il nome del nuovo sistema radiologico, utilizza sistemi informatici esperti che dialogano in sintonia con il sistema informativo dell’ASL TO 3 (Sistemi RIS PACS) e permette di eseguire tutte le indagini radiologiche convenzionali e anche procedure più delicate di radiologia interventistica addominale.
L’apparecchio utilizza un sistema a cross-levers, caratteristica tecnica che assicura un semplice e sicuro utilizzo anche per pazienti fragili, con ridotta mobilità.
I sistemi di ausilio alla centratura del paziente, basati su interfacce che utilizzano algoritmi di intelligenza artificiale, consentono una maggior rapidità ed efficienza nella gestione dei flussi dei pazienti e nelle procedure di acquisizione e refertazione. La ricaduta della nuova apparecchiatura riguarda quindi anche i flussi di pronto soccorso, contribuendo a una velocizzazione delle procedure con la riduzione dei tempi dell’iter diagnostico dei pazienti.
L’intervento di adeguamento degli spazi
Per ospitare la nuova apparecchiatura l’AslTo3 ha curato un intervento di ampliamento e adeguamento edilizio nel reparto, in particolare nella sala n. 2 del Servizio Radiologico: il locale è stato ampliato, schermato e sono state rifatte pavimentazione e tinteggiatura; è stato necessario creare il supporto per il macchinario, che scorre su appositi binari.
Lo sviluppo della Radiologia per l’ospedale di Susa e il territorio
Il rinnovo della dotazione tecnologica della diagnostica per immagini aziendale, prevede l’acquisizione, entro la fine del 2023, di altri due Sistemi radiologici polifunzionali, uno per il polo sanitario di Giaveno e l’altro per il presidio sanitario di Pomaretto, nel distretto Pinerolese dell’AslTo3.
Oltre a questo, la radiologia dell’Ospedale di Susa è dotata di un apparecchio Tac di ultima generazione e recente acquisizione e di un Ecotomografo in uso da inizio 2023 presso il Day Service Materno Infantile.
La radiologia dell’Ospedale di Susa ha come Responsabile Gaetano Cuomo, che lavora in stretta collaborazione con i medici radiologi dell’Ospedale di Rivoli guidati da Marco Busso, all’interno del Dipartimento di Servizi Diagnostici che vede al vertice Agostino De Pascale.
Il nuovo apparecchio e il PNRR, Piano nazionale di Ripresa e Resilienza
Il Sistema radiologico Telecomandato in dotazione all’ospedale di Susa ha un costo di poco meno di 280mila euro, che rientrano nei fondi Pnrr per l’adeguamento tecnologico aziendale.
L’ospedale di Susa sarà infatti, nella riorganizzazione territoriale prevista dal Piano nazionale, sede di COT, centrale Operativa territoriale, e di Casa di Comunità.
La strategia di sviluppo in corso per l’Ospedale di Susa
L’Ospedale di Susa è al centro delle strategie di sviluppo dell’AslTo3 ed è costantemente oggetto di ampliamento di servizi e miglioramenti organizzativi e strutturali: solo per citarne alcuni e partendo dal più recente, è partito lunedì 12 giugno il cantiere per il consolidamento dei solai dell’Ala antica. Si tratta di una prima fase di lavori strutturali cui seguiranno l’intervento di adeguamento antisimico e gli interventi previsti dal Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Sta per concludersi la predisposizione al volo notturno per consentire agli elicotteri del Servizio 118 di utilizzare la piazzola dell’Ospedale anche in orario notturno.
L’offerta di attività ambulatoriali si arricchisce costantemente, con attivazione di nuovi servizi: ambulatorio malattie metaboliche dell’osso, da febbraio 2023; oncologia, da giugno 2022; urologia, da dicembre 2022; uro-dinamica, novembre 2022; vulnologia, da giugno 2022; demenze, luglio 2021.
Parallelamente sono state progressivamente potenziate le attività chirurgiche, evitando ai cittadini della valle la necessità di rivolgersi al più lontano ospedale di Rivoli per le esigenze meno complesse di ortopedia, chirurgia, urologia e ginecologia.
L’Ospedale di Rivoli resta riferimento per la chirurgia di maggiore specializzazione in quanto ospedale cardine di riferimento di tutta l’Asl a garanzia della tutela della salute dei pazienti.