PRIMO CASO IN ITALIA, LA PROSTATECTOMIA RADICALE IN ANESTESIA SPINALE CON SUPPORTO IPNOTICO – LA SINERGIA FRA UROLOGI ED ANESTESISTA SI ARRICCHISCE DELLO PSICOLOGO – PROSEGUONO I SUCCESSI CLINICI A RIVOLI DI UN’ UROLOGIA ALL’AVANGUARDIA
Ieri presso l’Ospedale di Rivoli, l’ equipe Urologica (Direttore di Urologia Dr M. Bellina, Specialisti M. Mari, S. Guercio) ha eseguito con successo, per la prima volta in Italia, una prostatectomia radicale, per tumore prostatico, in anestesia spinale (Dr B. Barberis) con supporto ipnotico complementare (drssa P. Rosso).
Nella più recente letteratura scientifica italiana non vi è cenno sull’impiego dell’ipnosi ericksoniana in corso di anestesia peridurale nell’intervento di prostatectomia radicale.
L’ipnosi è un fenomeno psico-somatico che coinvolge sia la dimensione fisica che quella psicologica del paziente. E’ una condizione particolare di funzionamento dell’individuo che gli consente di influire sulle proprie condizioni fisiche, psichiche e comportamentali.
L’ipnosi consente una presa in carico precoce dei sintomi psicologici legati alla patologia tumorale: ansia, paura della malattia, di perdere il controllo sulle proprie funzioni, dell’ intervento e di “non svegliarsi dall’anestesia”.
La trance ipnotica consente un maggior rilassamento del paziente durante l’intervento con conseguente agevolazione dell’atto chirurgico e rappresenta una tecnica non farmacologica di potenziamento dell’analgesia intra e post operatoria con riduzione dell’utilizzo di farmaci e una più precoce ripresa funzionale del paziente.
Sulla base di altre esperienze in ambito oncologico (tumore della mammella) l’ipnosi può fornire, inoltre, gli strumenti per una miglior gestione, nel tempo, da parte del paziente, dello stress legato alla patologia tumorale, l’eliminazione degli effetti collaterali legati alle diverse terapie (nausea, vomito, eccessiva stanchezza) e, ovviamente, per la gestione delle diverse emozioni negative.
Questa sinergia anestesia-ipnosi è possibile perchè c/o l’Urologia di Rivoli la maggior parte degli interventi vengono condotti in anestesia loco-regionale con una ripresa più rapida e una minor degenza.
In particolare l’ipnosi esalta ulteriormente la tecnica di prostatectomia radicale utilizzata presso l’Urologia di Rivoli con intento “mini-invasivo” allo scopo di privilegiare la ripresa funzionale (sessuale e continenza urinaria) post intervento. Già da alcuni anni infatti il carcinoma prostatico viene diagnosticato in età sempre più giovanile per cui è indispensabile perseguire la radicalità oncologica attraverso un intervento di invasività limitata e più facilmente tollerabile.
La tecnica prevede, in casi selezionati, una mini-incisione cutanea (8 cm circa) e il risparmio delle strutture funzionali adiacenti alla ghiandola prostatica (uretra, collo vescicale, nervi erigendi, vescicole seminali, etc…); con tali presupposti anatomo-chirurgici l’associazione anestesia spinale – ipnosi può consentire una rapidissima ripresa del paziente non solo dal punto di vista clinico ma anche psicologico e sociale.
Soddisfazione per quanto sopra è stata espressa dal Direttore Generale Dr. Gaetano Cosenza (foto) “ L’Urologia di Rivoli rappresenta una delle numerose eccellenze cliniche presenti presso l’Ospedale di Rivoli, una specialità aperta alla continua innovazione per fornire servizi all’avanguardia. Ma la parte clinica per poter lavorare al meglio deve disporre anche di dotazioni e di locali idonei, e con i recenti lavori di adeguamento strutturale si andrà a migliorare ulteriormente l’utilizzabilità complessiva di questo grande presidio cardine aziendale”.
dal “Journal of the National Cancer Institute”
Uno studio appena pubblicato online sul Journal of the National Cancer Institute” legittima l’ingresso dell’ipnosi nelle corsie dei reparti oncologici. Guy Montgomery e i colleghi della Mount Sinai School of Medicine di New York hanno dimostrato che una seduta di ipnosi, prima di entrare in sala operatoria per un intervento di tumore mammario, riduce le dosi di anestetico necessarie, fa diminuire il dolore e i disagi pre e post-operatori e accorcia la durata del ricovero in ospedale.
In termini economici, l’ipnosi permette di abbattere i costi della chirurgia di circa 773 dollari a paziente .
Le pazienti operate per cancro al seno lamentano spesso dolore, nausea e debolezza prima e dopo l’intervento. Tali complicanze rischiano di allungare la degenza o di favorire un nuovo ricovero in ospedale e a volte costringono a un’ulteriore assunzione di farmaci. Indagini precedenti avevano già suggerito le possibili virtù dell’ipnosi contro questi disagi. I ricercatori americani ne hanno ora dimostrato la validità in un trial clinico ad hoc su 200 donne. In particolare, essi hanno valutato gli effetti dell’ipnosi praticata un’ora prima dell’operazione.
Le partecipanti allo studio sono state distribuite in modo randomizzato in due gruppi: tutte venivano affidate a uno psicologo, ma mentre per il primo gruppo di pazienti era previsto il solo dialogo, il secondo gruppo è stato sottoposto a 15 minuti di ipnosi pre-intervento.
Durante la seduta, lo specialista accompagnava le pazienti virtualmente in un mondo fatto di immagini piacevoli e rilassanti e spiegava loro anche l’abc dell’autoipnosi per vincere eventuali sintomi fastidiosi. Gli autori hanno così osservato che, in fase di intervento, alle donne del gruppo ipnosi bastava un’anestesia leggera. Non solo. Queste pazienti hanno riferito meno disturbi e trascorso in media 11 minuti in meno sul letto operatorio.