OSPEDALE DI RIVOLI : 3 GIORNI DI PORTE APERTE PER LA PREVENZIONE GRATUITA DELL’OSTEOPOROSI

Il Servizio di Ortopedia e Traumatologia degli Ospedali riuniti di Rivoli diretto dal Dr. Sergio MARINI, organizza per i giorni mercoledì 18 , giovedì 19 e venerdì 20 dicembre tre giornate di porte aperte presso l’Ospedale di Rivoli per uno screening sull’osteoporosi, dando alle donne in età post menopausa la possibilità di sottoporsi ad una densitometria ossea, esame che consente di valutare il rischio di patologie legate alla perdita di resistenza ossea, nota comunemente come “osteoporosi”, in grado di favorire il rischio di fratture.

 

Telefonando al numero 349/6201001, risponderà il Dr. Andrea FILATTIERA, incaricato dell’organizzazione dell’evento, con il quale si potrà prenotare l’esame gratuitamente.

 

Sono previste due sessioni dalle ore 9-12,30 e dalle ore 14-17 per ciascuno dei tre giorni con 40 prenotazioni giornaliere.

 

All’esito della densitometria farà seguito consiglio terapeutico o una vera e propria prescrizione.

 

OSTEOPOROSI – Secondo i dati OMS, l’osteoporosi interessa il 40% delle donne che hanno superato i 50 anni di età e il 14% degli uomini di età superiore a 60 anni.

Le ossa più colpite sono il femore, le vertebre e le ossa del polso. E’ una malattia spesso “silenziosa” che si manifesta soltanto in occasione di fratture. Anche il mal di schiena può essere sintomo di cedimento vertebrale da osteoporosi.

Nella maggior parte dei casi, le persone che vengono ricoverate per fratture non sono in terapia con farmaci per la cura dell’osteoporosi e non assumono calcio e/o vitamina D, importanti per la prevenzione.

L’osteoporosi è una patologia in parte prevenibile con la dieta (assunzione di calcio e dei Vitamina D) e con un corretto stile di vita, limitando il fumo e l’assunzione di alcool ed è più facilmente gestibile se diagnosticata con tempestività.. In particolare mantenere l’esercizio fisico limita il rischio di cadute perché aumenta il tono muscolare. La vita all’aria aperta e l’esposizione alla luce del sole favoriscono il deposito di calcio nelle ossa.

Anche i farmaci specifici prescrivibili dal medico, secondo specifici criteri possono ridurre in modo significativo i rischi di fratture.

La diagnosi si esegue con la densitometria ossea.. Nei Presidi dell’ASL TO3 sono presenti vari strumenti di ultima generazione che permettono di eseguire diagnosi approfondite.

L’osteoporosi è fortemente correlata con le fratture, infatti, in Italia il costo sociale dei problemi legati all’osteoporosi è di circa 50-100 milioni di euro all’anno e in particolare nel 2012, 200.000 fratture che hanno interessano femore, polso e vertebre, sono correlate al problema dell’osteoporosi.

Le fratture vertebrali vengono spesso trattate in maniera incruenta con bustini, ma talora può essere necessario “cementificare” la vertebra crollata (vertebroplastica); Le giornate di degenza per la fratture di femore o per fratture vertebrali possono arrivare addirittura a 20 giorni diminuendo l’indice di turn over dei posti letto con allungamento delle liste di attesa per la chirurgia di elezione (interventi chirurgici programmati).

Inoltre, il ricovero per frattura di femore o per le altre fratture correlate all’osteoporosi, in persone anziane che spesso presentano altri problemi di salute può compromettere in modo importante la vita delle persone, la ripresa dell’autonomia e il carico assistenziale per le famiglie ed è fortemente implicato con l’istituzionalizzazione dei pazienti.

Dai dati del congresso nazionale GISOS (Gruppo Italiano di Studio sull’Osteoporosi) si evidenzia che a 1 anno, decedono il 25% delle persone che vanno incontro a frattura di femore e nell’80 % dei casi non vi è ripresa dell’autonomia.

Perciò è importante la prevenzione primaria e secondaria che si basa su: individuazione del grado di rischio con esami ematici e densitometria, attenzione allo stile di vita e all’alimentazione, terapia se prescritta.

Per quanto concerne lo stile di vita risulta inoltre molto importante la prevenzione delle cadute mediante l’utilizzo di bastoni, scarpe con suole di gomma, adeguata illuminazione degli ambienti, “eliminazione dei tappeti”, predisposizione di punti di appoggio.