Ospedale di Rivoli, Denervazione renale per il trattamento dell’ipertensione arteriosa

La struttura piemontese, centro d’avanguardia per il trattamento dell’ipertensione arteriosa, protagonista del corso di approfondimento su una terapia innovativa, sicura ed efficace.

Mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio l’Ospedale di Rivoli ospita il primo corso di formazione sull’ipertensione arteriosa resistente ai farmaci con la nuova tecnica di denervazione renale, rivolto a giovani cardiologi interventisti e specialisti del settore provenienti dal Piemonte e dalla Liguria.

Cos’è la denervazione renale

Si tratta di una terapia che consiste nel disattivare selettivamente, con una procedura mini-invasiva endovascolare, una parte delle terminazioni nervose che decorrono lungo le pareti esterne delle arterie renali, con la conseguente riduzione della pressione sanguigna arteriosa. Dopo la sedazione e una piccola incisione in corrispondenza dell’arteria femorale, si inserisce un catetere molto sottile spiraliforme che, tramite erogazione di energia a radiofrequenza, inibisce l’attività del sistema nervoso simpatico a livello delle arterie renali. A posteriori dell’intervento, il catetere viene rimosso senza lasciare alcun tipo di impianto o protesi nel paziente.

Il programma del corso – commenta Francesco Tomassini, Responsabile della struttura semplice di Emodinamica che ha organizzato il programma formativo – rappresenta un punto di partenza per garantire una continua diffusione scientifica sul tema e una soluzione per i pazienti con ipertensione resistente. Trasmettere i risultati clinici ai colleghi sul territorio è fondamentale per promuovere la diffusione della tecnica ma soprattutto collaborare ad una selezionare accurata del paziente più idoneo al trattamento”.

Secondo i dati della Società Italiana Ipertensione Arteriosa (SIIA), il 31% della popolazione italiana soffre di ipertensione arteriosa. In alcuni casi può verificarsi un’ipertensione resistente al trattamento farmacologico quando il valore pressorio risulti particolarmente elevato (superiore a 140/90 mmHg) nonostante la terapia. Si parla allora di Ipertensione Arteriosa Resistente, una malattia cronica particolarmente pericolosa poiché associata ad un aumento del rischio cardiovascolare, inclusi ictus e infarto, oltre a scompenso cardiaco e nefropatia.  La società scientifica Europea di Ipertensione Arteriosa ESH (European Society of Hypertension) ha inoltre classificato la denervazione renale all’interno delle linee guida europee e valutata come opzione complementare di trattamento (2023 ESH Guidelines for the management of arterial hypertension – Journal of Hypertension 2023).

Le strutture interaziendali dell’Ospedale di Rivoli e dell’ AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano dove viene eseguita tale metodica sono dirette da Ferdinando Varbella e da Alessandra Chinaglia e fanno parte dell’equipe i cardiologi interventisti: Francesco Tomassini, Cristina Rolfo, Alfonso Franzé, Giulio Piedimonte, Marco Pavani, Enrico Cerrato, Greca Zanda, Simone Zecchino.