OSPEDALE DI RIVOLI: NUOVO BISTURI A GETTO D’ACQUA IN UROLOGIA

NELLE OPERAZIONI DI CARCINOMA PROSTATICO PRESERVERA’ I NERVI PER L’EREZIONE E L’INCONTINENZA

Presso le sale chirurgiche dell’Ospedale di Rivoli ieri si sono tenuti 2 interventi di Urologia con tecnologia innovativa.da parte dell’equipe guidata dal Primario Dr. Maurizio Bellina: si tratta di una nuova tecnica nel carcinoma prostatico che rappresenta un ulteriore miglioramento della metodica già applicata con successo a Rivoli per la conservazione dei nervi per erezione e continenza vescichette seminali.

La prostatectomia radicale, rappresenta il gold standard nel trattamento del carcinoma prostatico.

Pur consentendo di guarire la maggior parte dei pazienti affetti da tale patologia, tale procedura chirurgica non è scevra di possibili complicanze per il paziente, soprattutto per quanto riguarda il rischio di incontinenza e deficit erettile.

 

Già da anni presso l’Urologia di Rivoli viene eseguita, in casi selezionati (pazienti giovani e a basso rischio oncologico), una tecnica “mini invasiva” che, preservando le vescicole seminali e i fasci vascolo- nervosi che decorrono aderenti alla prostata, permette di ottenere ottimi risultati sia dal punto di vista oncologico che funzionale.

 

La tecnica innovativa di cui sopra, ieri è stata per la prima volta attuata mediante l’impiego di un nuovissimo bisturi ( l’Urologia di Rivoli è tra le primissime in italia a utilizzare questo bisturi particolare ) che ha permesso nei 2 casi citati di pazienti giovani ( meno di 60 anni), di isolare e preservare in maniera non traumatica i “bundles” contenenti i nervi per erezione e continenza.

 

Si tratta di uno strumento ad altissima tecnologia: l’idrodissettore ERBE jet, una sorta di “bisturi ad acqua” che, attraverso un flusso regolabile , consente uno scollamento atraumatico e perfettamente anatomico delle fasce e delle strutture vascolari e nervose che circondano la prostata, preservando in questo modo i nervi deputati alla continenza e alla potenza sessuale, meglio di quanto possibile con le tecniche usuali.

 

E’ stato realizzato un video scientifico che verrà presentato a Giugno 2014 al più importante congresso scientifico nazionale della Società di Urologia.

 

Quanto sopra si è reso ovviamente possibile non solo grazie alle eccellenze specialistiche di cui dispone l’Urologia di Rivoli, ma anche grazie al fatto che la Direzione Generale dell’ASL, pur in un momento di difficoltà , ha reperito le risorse necessarie per l’acquisizione della nuova attrezzatura indicata.

 

INFORMAZIONE SCIENTIFICA

CON IL NUOVO FILO DI SUTURA MENO COMPLICANZE NELLA PROSTATECTOMIA RADICALE – LA NUOVA TECNICA SPERIMENTATA CON SUCCESSO A RIVOLI VERRA’ PRESENTATA DOMANI A STOCCOLMA AL CONGRESSO EUROPEO DI UROLOGIA

Sarà Il Dr. Mauro Mari, Specialista Urologo presso l’Ospedale di Rivoli a presentare da domani al 14 aprile a Stoccolma, al Congresso Europeo di Urologia ( il più importante del mondo), il successo e la casistica operatoria conseguente all’utilizzo di una nuova metodica ed in particolare di un nuovo filo di sutura utilizzato per le anastomosi ; prima  dell’applicazione  del  nuovo  sistema, durante il trattamento endoscopico delle stenosi si evidenziavano infatti dei residui del filo di sutura che parevano essere responsabili di una reazione flogistica granulomatosa con conseguente stenosi . Il lavoro che presenterà l’Urologia di Rivoli al Congresso riguarda il successo della nuova tecnica di anastomosi uretro-vescicale in corso di Prostatectomia Radicale.

 

Il titolo del lavoro è il seguente: RELATIONSHIP BETWEEN ANASTOMOTIC STRICTURE AND TYPE OF SUTURE AFTER RADICAL PROSTATECTOMY. La stenosi dell’anastomosi uretrovescicale rappresenta una complicanza ben documentata dopo prostatectomia radicale. Si verifica dallo 0.5 al 32% degli uomini sottoposti a prostatectomia radicale. A Rivoli è stata accertata come si è detto la correlazione fra la stenosi dell’anastomosi e il tipo di filo di sutura utilizzato.

 

Il caso presentata si basa sull’osservazione nell’ultimo triennio dell’incidenza di stenosi dell’anastomosi in 210 pazienti randomizzati in due gruppi: in 110 pazienti l’anastomosi è stata eseguita con punti staccati di filo assorbibile intrecciato 3-0 (dexon-vycril – group A), in 100 pazienti con punti staccati di monofilamento assorbibile 3-0 (gruppo B). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a prostatectomia radicale neck sparing.

 

Non si sono evidenziate differenze nei due gruppi in relazione all’età, al Gleason score bioptico, all’esecuzione o meno di un intervento nerve sparing, alle perdite ematiche intraoperatorie, alla presenza di uno spandimento di mezzo di contrasto alla cistografia o al tempo di mantenimento del catetere. Mentre nel gruppo A 9 pazienti (8,1%) hanno sviluppato una stenosi dell’anastomosi, nessun paziente del gruppo B ha presentato tale complicanza (P< 0,01). In 6 pazienti (56%), la stenosi si è verificata entro tre mesi dall’intervento, in 3 (28%) tra il 4 e il 12 mese e in nessun caso dopo i 12 mesi. il filo guida assorbibile intrecciato puo indurre una reazione infiammatoria granulomatosa con una conseguente stenosi dell’anastomosi.

Dal 2012 a Rivoli si esegue l’anastomosi uretro vescicale con punti staccato di monofilamento assorbibile 3-0 in tutti i pazienti e nessuno ha sviluppato una stenosi. Nella esperienza dell’Urologia Rivolese il tipo di sutura rappresenta un parametro significativo per una eventuale successive stenosi dell’anastomosi.

 

In letteratura vi è un solo lavoro di un gruppo Giapponese (Sano T. et al., Hinyokika Kiyo, Feb. 2010) che ha dimostrato simili risultati in un piccolo gruppo di pazienti.

 

“Siamo fiduciosi di aver risolto questa complicanza non trascurabile” sottolinea il Dr. Mari dell’equipe del Dr. Maurizio Bellina, “i nostri dati sono reali e inequivocabili e contiamo che altri Centri nel panorama mondiale seguano il nostro esempio per confermare questa “intuizione”.