OSPEDALE DI RIVOLI : SINERGIA FRA 4 SERVIZI PER L’INTERVENTO PRECOCE CON TROMBOLISI NELL’ICTUS ISCHEMICO

RAGGIUNTO L’OBIETTIVO CONSIDERATO DI ECCELLENZA DALLE LINEE GUIDA INTERNAZIONALI DEI 40 MINUTI MASSIMI DALL’ARRIVO DEL PAZIENTE IN DEA CON ICTUS ISCHEMICO ALL’INIZIO DELLA TROMBOLISI PRECOCE

Nel caso di pazienti provenienti al DEA- Pronto Soccorso con ictus ischemico, le linee guida internazionali hanno recentemente posto come obiettivo considerato di eccellenza quello di restringere il tempo medio che intercorre dall’ ingresso in DEA all’ inizio della trombolisi precoce con i farmaci di riferimento a circa 40 minuti massimi.

 

Ridurre significativamente i tempi del trattamento dell’ictus ischemico è particolarmente importante tenuto conto che i dati di letteratura derivanti dall’osservazione di migliaia di pazienti segnalano ad esempio come una riduzione anche solo di 15 minuti dall’arrivo del paziente all’avvio dell’infusione del farmaco trombolitico (door-to-needle time, DNT) comporta una riduzione del 5% della mortalità intraospedaliera. ( oggi a Rivoli la mortalità dei pazienti a tre mesi è andata progressivamente riducendosi ed oggi è del solo 15%)

 

Presso l’Ospedale di Rivoli, questo importante risultato è stato raggiunto ed ora si sta consolidando nel tempo: un risultato che si è reso possibile grazie ad un importante protocollo di intervento congiunto intercorso con la regia della Direzione aziendale, fra i Responsabili dei Servizi di Neurologia ( attuale responsabile Dr. Salvatore Amarù), Radiologia ( responsabile Dr. Roberto Fiore), DEA-Pronto Soccorso ( Dr. Alberto Piolatto) e Laboratorio Analisi ( Dr.ssa Daniela Zanella).

 

In estrema sintesi il protocollo prevede che, fin dalla chiamata del 118 che preannuncia  l’ arrivo di un paziente con  ictus ischemico, il DEA allerti immediatamente il neurologo ed il radiologo di guardia o reperibile. All’ arrivo in DEA, già in Triage il paziente viene sottoposto ai prelievi ematici indispensabili per poter utilizzare il farmaco trombolitico, quello che scioglie il trombo. Fatto ciò il paziente sale direttamente in TAC accompagnato dal personale. Là si trovano già neurologo e radiologo che valutano immediatamente le condizioni cliniche e le immagini TC decidendo di conseguenza se il paziente è destinabile all’ immediata trombolisi..

In caso di risposta positiva si inizia immediatamente in radiologia l’ infusione del farmaco che viene poi proseguita in DEA in un letto monitorizzato dell’ Osservazione breve ove il paziente trascorre le prime 24 ore per poi essere ricoverato in Neurologia.

 

Dopo la sua messa a punto, presso il solo DEA di Rivoli , il protocollo di cui sopra è già stato testato positivamente e puntualmente rispettato nei tempi previsti su ben 79 pazienti che costituiscono il numero più elevato fra tutti i DEA del Piemonte . Si parla di pazienti che invece che uscire emiplegici o comunque con un grave deterioramento della qualità della vita ritornano spesso alla situazione di normalità precedente all’ictus.. Si tratta di un servizio nel quale l’Ospedale di Rivoli è sicuramente all’ avanguardia in Piemonte .

 

Il protocollo di cui sopra nei giorni scorsi , ha riscosso notevole successo scientifico a Milano in occasione del XIV Congresso Nazionale della Società di Neuroepidemiologia dopo la sua presentazione nell’ambito di un poster descrive che ha descritto i percorsi riguardo la trombolisi presso l’Ospedale di Rivoli..

 

Il poster dal titolo “Adhesion to SITS-WATCH: door-to-needle time in a single centre before and after implementation of rapid response treatment protocol for patients with acute onset stroke.” descrive nel dettaglio i risultati ottenuti a Rivoli in seguito all’applicazione a regime delle citate misure per ridurre il tempo che intercorre tra l’arrivo al DEA e l’avvio dell’infusione del trombolitico (door-to- needle time, DNT) in casi di ictus acuto giunti in ospedale entro le 4-5 ore dall’esordio.