PIANO CALDO 2018: OSPEDALI E SERVIZI TERRITORIALI DELL’ASLTO3 PRONTI CON UNO SPECIFICO PIANO DI MONITORAGGIO E PREVENZIONE SANITARIA

Prevenire gli effetti negativi delle ondate di calore è possibile.

Il caldo può essere causa di problemi alla salute, quando altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. Un’esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, edemi, o di maggiore gravità, come congestione, colpo di calore, disidratazione. Condizioni di caldo estreme, inoltre, possono determinare un aggravamento della situazione di salute preesistente, in particolare per le persone a rischio, principalmente anziani soli, di età superiore a 75 anni e affetti da malattie croniche.

Conoscere in anticipo l’approssimarsi di un’ondata di calore, permette di predisporre in maniera ottimale gli interventi preventivi e di ridurne i rischi di impatto sulla salute.

L’ASLTO3 anche quest’anno ha messo a punto un specifico piano di intervento, in accordo con la Regione Piemonte e grazie al sistema di monitoraggio del Dipartimento Sistemi Previsionali e all’Epidemiologia Ambientale di Arpa Piemonte. Tale sistema ha permesso di sviluppare un bollettino previsionale del caldo, che fornisce le indicazioni necessarie per mettere in atto tempestivamente le misure e gli interventi preventivi più efficaci per la tutela della salute

Per quanto riguarda l’area ospedaliera, l’ASL TO3 ha predisposto un piano per l’emergenza caldo, modulato in base a quattro livelli di rischio:

Piano ASLTO3:

  • monitoraggio dei dati climatici in rapporto ai dati di afflusso dei pazienti ai Pronto Soccorso /DEA aziendali;
  • azioni pro-attive sui sistemi di condizionamento e di ventilazione delle strutture aziendali;
  • azioni pro-attive sulla destinazione dei posti letto;

monitoraggio degli indici di affollamento nei DEA/Pronto Soccorso e definizione di soglie di intervento;

  • ridistribuzione di risorse di personale nei DEA/Pronto Soccorso e ridistribuzione dei carichi di lavoro all’interno

degli ospedali.

Il sistema di monitoraggio delle ondate di calore è in grado di prevedere, con 72 ore di anticipo, il verificarsi di situazioni di “discomfort meteoclimatico”, definito in base a quattro condizioni: 0 = no disagio, 1 = debole disagio, 2 = disagio, 3 = forte disagio (onda di calore).

Al verificarsi della condizione n. 3, l’Azienda attiva il proprio “Gruppo di Coordinamento”, composto dal Responsabile del DEA e dalle Direzione Mediche degli ospedali, insieme con la Direzione delle Professioni sanitarie. Tale gruppo interviene con il monitoraggio dell’affollamento dei Pronto Soccorso/DEA, la verifica del superamento di soglie predefinite e le azioni pro-attive e reattive associate, che consistono nell’allocazione e redistribuzione delle risorse

Anche l’area territoriale si è attivata, confermando la procedura per la gestione delle liste dei pazienti fragili. è stato aggiornato l’elenco dei soggetti a rischio, che è consultabile e integrabile da ciascun Medico di Famiglia e Pediatra del territorio, ai quali compete l’attivazione dell’Assistenza Domiciliare Protetta (ADP), segnalare l’eventuale presa in carico al servizio di Cure Domiciliari e informare e sollecitare il paziente ad assumere comportamenti appropriati per prevenire eventuali conseguenze di salute. Tutto il sistema si integra con i consueto potenziamento, nel periodo estivo, del Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) al quale settimanalmente vengono trasmessi ,da parte dei Coordinatori delle cure domiciliari, gli elenchi dei pazienti a rischio, per i quali potrebbero determinarsi richieste di accesso e di monitoraggio.

Il cittadino può consultare il portale del Ministero della Salute, all’indirizzo http://www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp dove, oltre a materiale informativo e di approfondimento, sono consultabili i bollettini di previsione delle ondate di calore.