Le notizie pubblicate in questi giorni da quotidiani in merito ad una situazione fuori controllo per eccessivo sovraffollamento del pronto soccorso di Susa, rendono necessarie alcune precisazioni per riportare le informazioni alla realtà dei fatti evitando esagerazioni.
E’ noto che ogni anno in Agosto il Pronto Soccorso di Susa è particolarmente sollecitato, essendo riferimento per un ampio territorio turistico. Infatti per sostenere l’afflusso aggiuntivo atteso, il Direttore Generale dell’ASL TO3 Dr. Flavio Boraso ha deciso di potenziare tale servizio (a regime e non solo temporaneamente) anzitutto nominando dal 1° Agosto un Medico Responsabile individuato nel Dr. Attilio La Brocca (ex Primario di Medicina) assegnando al medesimo obiettivi ben precisi fra cui “gestire situazioni di criticità e di sovraffollamento, adottare misure di appropriatezza clinica, pianificare idonei percorsi clinici che favoriscano la presa in carico dei pazienti nei reparti o sul territorio”.
Contestualmente è stato potenziato il numero di medici dedicati al servizio, edè in corso altresì l’adozione di misure di raddoppio delle presenze in caso di necessità; inoltre è stato individuato un medico anestesista dedicato per la gestione del paziente critico (codice rosso) supportando tale attività con una assunzione dal 1° agosto per la sede di Susa; il personale infermieristico presente in ogni turno è di n.3 infermieri e n.2 OSS, per attività di Pronto Soccorso e sala antishock e con la messa a disposizione di un’ulteriore infermiera come pronta disponibilità, come pure il personale OSS viene ulteriormente potenziato grazie ad un protocollo che consente la sinergia con altri servizi ospedalieri.
Più in generale per superare situazioni di sovraffollamento del personale del Pronto Soccorso si evidenzia che sono in corso assunzioni di un ortopedico, un urgentista, un internista, un ginecologo ed un pediatra.
Premesso quanto sopra il numero di pazienti pervenuti in queste settimane di agosto, analizzando i dati informatici di registrazione, non solo è in linea, ma è leggermente inferiore agli anni scorsi, quindi da considerarsi fisiologico: peraltro alcuni dati riportati dai quotidiani sono inesatti; ad esempio il numero di 35 pazienti in attesa evidenziato non è da riferirsi agli utenti in attesa come è stato presentato, ma al numero totale di pazienti presi in carico dall’accettazione del pronto soccorso e dalla degenza breve.
In particolare nei giorni più affollati attorno a ferragosto, il numero totale di accessi è stato di 50 in tutto per giorno, ovvero meno degli scorsi anni in quei giorni con un tempo medio di attesa di 2 ore per i codici bianchi, e da 4 a 6 ore per i codici verdi e gialli, stante la necessità di attendere l’esito degli approfondimenti diagnostici .
“E’ dunque evidente che il Pronto Soccorso di Susa è al centro di una strategia di potenziamento fatta non di progetti futuri, ma di azioni e decisioni approvate e sostenute dalle necessarie risorse umane ed economiche” sottolinea il Direttore Dr. Flavio Boraso “ e non è quindi corretto far percepire che la situazione sia fuori controllo”.