Ieri la consegna del materiale donato dall’Unione Sportiva Cacciatori Alta Val Sangone
Riapre lunedì 29 giugno il Punto di primo intervento (Ppi) di Giaveno, dopo la chiusura dovuta all’emergenza Coronavirus. Un periodo in cui il Polo sanitario è stato protagonista attivo, attraverso la temporanea riconversione del suo Cavs in reparto Covid per malati non acuti o in fase di guarigione. Nei giorni scorsi il reparto ha dimesso gli ultimi pazienti, è stato sanificato ed è nuovamente ripresa l’attività Cavs. A breve sarà possibile riattivare anche il Ppi.
Il territorio, nel frattempo, ha voluto esprimere un ringraziamento a tutti coloro che operano ogni giorno all’interno del Polo e che hanno profuso il proprio impegno in questi mesi di pandemia. Lo ha fatto attraverso una donazione arrivata dall’Unione Sportiva Cacciatori Alta Val Sangone (circa 150 soci tra la Val Sangone e Cumiana), che ha scelto di destinare la somma di 4.800 euro al Comune di Giaveno, affinché venissero acquistati materiali da destinare alla struttura sanitaria.
La donazione è avvenuta ieri pomeriggio a Giaveno con una piccola cerimonia a cui hanno partecipato anche il sindaco Carlo Giacone e i vertici dell’Asl To3: sono stati consegnati un moderno carrello farmaci, camici per il personale che effettua le visite domiciliari e un monitor da 50 pollici per supportare le attività da remoto con videoconferenze e favorire un’attività costante e continua tra presidi più lontani.
“Ringrazio il territorio per la solidarietà ci ha voluto esprimere: è una vicinanza che abbiamo sentito sempre forte in questi mesi difficili – ha sottolineato durante la cerimonia il Direttore Generale dell’Asl To3 Flavio Boraso –. Ringrazio soprattutto tutto il personale per l’abnegazione e l’impegno profusi. Il Polo sanitario di Giaveno ha saputo fare la sua parte, collocandosi all’interno della rete come un valido presidio di riferimento anche in questa fase drammatica”.