RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE PER UNA NUOVA TECNICA CHIRURGICA PER IL CANCRO ALLA PROSTATA MESSA A PUNTO DALL’ÉQUIPE DI UROLOGIA DELL’OSPEDALE DI RIVOLI

GIA’ APPLICATA CON SUCCESSO SU OLTRE 100 PAZIENTI

Sono di questi giorni il riconoscimento e l’apprezzamento a livelli internazionali da parte del Centro di Ricerca e Terapia all’avanguardia nel mondo, il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York per una tecnica chirurgica innovativa per il cancro alla prostata messa a punto dall’équipe di urologia dell’ospedale di Rivoli, diretta dal dottor Maurizio Bellina e composta dai dottori Mauro Mari, Stefano Guercio, Alessandra Ambu, Dr. Francesco Mangione e Dr.ssa Francesca Vacca.

«Si tratta di una modifica dell’intervento classico di prostatectomia radicale, ossia di asportazione della prostata, che rappresenta il trattamento più utilizzato per la cura del carcinoma prostatico – spiega il dottor Bellina – La diagnosi sempre più precoce di questa patologia, infatti, ha consentito lo sviluppo di tecniche sempre più selettive rivolte non soltanto alla eliminazione del tumore, ma anche al rispetto di strutture vascolari e nervose che permettono di limitare al massimo le possibili conseguenze di questo intervento. L’urologia dell’ospedale di Rivoli è stata una delle prime strutture a proporre, in casi selezionati, la tecnica della prostatectomia radicale con risparmio delle vescicole seminali, che permette di ottenere una continenza più precoce e un maggior recupero della funzione erettile, preservando una adeguata qualità dell’orgasmo».

Questa tecnica è stata ora non solo pubblicata su riviste internazionali, ma anche appena presentata a importanti congressi italiani ed europei. Recentemente, inoltre, un Gruppo Uro-Oncologico europeo, tra i cui componenti figurano alcuni ricercatori dell’Ospedale San Raffaele di Milano, ha ripreso questo indirizzo chirurgico confermandone la validità. In particolare poi, lo studio effettuato dall’équipe rivolese è stato riportato da alcuni ricercatori del MSKC di New York, insieme ad altri studi preliminari sull’ultimo numero della prestigiosa rivista urologia americana “Journal of Urology”, consigliandone un ulteriore sviluppo attraverso studi prospettici.

La tecnica viene utilizzata su pazienti adeguatamente selezionati e, dal 2005 ad oggi, sono stati oltre 100 i pazienti quelli che hanno potuto beneficiare di questo tipo di intervento, meno invasivo di quello tradizionale e con effetti migliorativi sia sulla continenza che sull’attività sessuale.

Soddisfazione è stata espressa dal Direttore Generale ing. Giorgio Rabino il quale ha sottolineato che “ le eccellenze cliniche presso l’Ospedale di Rivoli sono numerose anche se non tutte riescono, come in questo caso, ad avere una visibilità internazionale, circostanza che valorizza meritatamente la professionalità dei nostri specialisti.”