La decisione prende spunto da una dettagliata analisi dell’organizzazione sanitaria locale che tiene conto della particolare conformazione morfologica e delle crescenti esigenze del territorio (soprattutto alla luce delle grandi opere che si stanno portando avanti in questa zona dove si insedieranno migliaia di lavoratori impegnati nell’alta velocità e quindi delle maggiori richieste anche in termini sanitari della popolazione).
Nel nuovo atto aziendale e relativo Piano di Organizzazione che saranno predisposti dall’azienda sanitaria To3, dunque, verrà prevista un’organizzazione del Punto nascite degli ospedali riuniti di Rivoli articolata su due sedi, Rivoli e Susa.
Il Punto nascite di Susa effettua circa 330 parti all’anno con un volume di attività, dunque, al di sotto dei parametri previsti a livello nazionale. Susa, però, registra una situazione del tutto particolare: il punto nascite è ubicato al centro di ben 37 comuni afferenti all’attuale distretto sanitario di Susa con una popolazione di riferimento collocata in modo dispersivo sul territorio che supera i 90.000 residenti. Dista oltre 40 km dall’ospedale di Rivoli e 57 km dall’Ospedale di Briancon.
Tutto ciò ha convinto della necessità di mantenere il presidio che opererà in forte sinergia con quello di Rivoli, essendo fra l’altro entrambi appartenenti, per decisione della Direzione dell’ASL TO3, alla medesima struttura di Ostetricia-Ginecologia.
Verrà rimodulata l’organizzazione e la fruizione del punto nascite stesso in modo tale per cui Rivoli e Susa possano integrarsi pienamente; il punto nascite di Susa verrà maggiormente dedicato ai parti fisiologici o comunque ai parti senza particolare complessità assistenziale, nonché a quei casi, peraltro molto rari, nei quali le pazienti non possono più essere trasportate (esempio doglie già in corso ecc).
Le pazienti selezionate per partorire a Susa saranno garantite da servizi collaterali presenti in ospedale quali la permanenza di una sala chirurgica, importante nel caso dei tagli cesarei, da un reparto di Ostetricia-Ginecologia, una neonatologia e da ambulatori a valenza territoriale quali il consultorio famigliare , quello di assistenza alla donna in puerperio, di sostegno all’allattamento al seno, il tutto ricondotto ad un percorso nascita strutturato e collegato ovviamente anche con il Pediatra di base.
Tutto ciò a dimostrazione del fatto che la Regione, quando possibile ed opportuno, assicura il mantenimento di servizi anche in deroga alla normativa di riferimento per venire incontro alle esigenze espresse da un territorio montano molto vasto, garantendo la necessaria sicurezza e qualità del servizio reso ai cittadini.