NELL’IMPORTANTE INCONTRO DI IERI A COLLEGNO (PRESENTE L’ASSESSORE REGIONALE ARTESIO E 100 PARTECIPANTI) POSTE LE BASI PER RIPROGETTARE LE ATTIVITA’ IN MODO INTEGRATO FRA SANITA’, SERVIZI SOCIALI E VOLONTARIATO
L’ASL TO 3 attraverso la Salute Mentale e l’area delle Dipendenze patologiche intensificherà il lavoro in rete con i servizi sociali ed il volontariato di riferimento per la costruzione di un “Piano Locale “partecipato” che da una parte supererà l’attuale frammentazione dei servizi stessi a tutto vantaggio dei pazienti in carico, dall’altra costruirà l’uguaglianza delle opportunità ovvero uniformerà i livelli di presa in carico e di assistenza in tutti i 9 distretti sanitari.
E’ questo il “succo” dell’importante incontro tenutosi ieri pomeriggio a Collegno fra l’Assessore regionale Eleonora Artesio, il Direttore Generale dell’ASL Giorgio Rabino e tutti i Responsabili dei Dipartimenti di salute mentale, delle Dipendenze, dei Servizi sociali e del volontariato: oltre 100 le persone intervenute per inaugurare questa nuova stagione di integrazione fra i servizi, in linea con quanto previsto dal nuovo Piano sanitario regionale.
L’Assessore Artesio ha sottolineato come, l’ASL TO 3 di Collegno Pinerolo sia facilitata nel obiettivo di riprogettare l’assistenza nella Salute Mentale e nella lotta alle Dipendenze Patologiche (alcol,droghe,fumo,gioco d’azzardo ecc.) in modo integrato anche per il fatto che, fra le aziende sanitarie piemontesi, investe già oggi le maggiori risorse economiche.
L’Ing. Rabino ha raccolto l’indicazione regionale con immediatezza ponendo i vari attori dell’integrazione fra i servizi attorno ad un tavolo comune già ieri appena ultimato l’incontro con l’Assessore , circostanza che ha consentito di avviare la pianificazione dell’importante progetto che modificherà ulteriormente l’approccio alla delicata materia a tutto vantaggio dei pazienti in carico.
In particolare occorrerà riorganizzare i piani di intervento e l’utilizzo delle risorse professionali ed economiche fra emergenza, acuzie e post acuzie, residenzialità e domiciliarità assicurando in ogni fase la continuità della presa in carico nell’ambito di percorsi di continuità e di maggiore tutela dei pazienti e di sostegno per le famiglie.
Tali percorsi coinvolgeranno non solo i servizi di Salute Mentale e delle Dipendenze patologiche, ma anche l’area della neuropsichiatria Infantile, dei servizi sociali e con il forte supporto e coinvolgimento del volontariato sociale, che ieri ha voluto essere presente molto numeroso all’incontro in rappresentanza di tutte le Associazioni e le Cooperative sociali.
Determinante in tale progetto anche il coinvolgimento del Presidio Accademico Universitario del S.Luigi di Orbassano, un legame assicurato dal Preside della Facoltà di Medicina prof. Pier Maria Furlan grazie alla sua doppia veste anche di Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL TO 3.
Nei numerosi interventi le Associazioni presenti hanno confermato la loro disponibilità ad un approccio più integrato fra i servizi, ed hanno evidenziato la necessità che il ruolo del volontariato, anche nell’ambito dei vari Centri di Ascolto, venga meglio definito per fornire un sempre più qualificato servizio di supporto a pazienti e famiglie.
Infine gli esempi a conferma della necessità di meglio integrare i servizi sono stati numerosi: a solo titolo di esempio sono stati riportati dati che indicano come il 45% dei pazienti in carico alla salute mentale è in qualche modo interessato da dipendenze patologiche (es. la abnorme diffusione di cannabis ed altre sostanze fra gli schizofrenici e psicopatici ).