Contro il calo delle scorte trasfusionali, l’appello del Centro nazionale ai donatori
Intensificare le attività di raccolta e far crescere il numero di donatori: è questo l’invito rivolto dal Centro Nazionale Sangue a tutte le Regioni italiane per far fronte alla consueta situazione estiva di carenza delle scorte trasfusionali.
“Sebbene in questo periodo risultino ridimensionate le attività ospedaliere programmabili o meno complesse – afferma l’assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio – le emergenze non hanno calendario, così come gli interventi non rinviabili che, spesso, richiedono l’utilizzo di numerose sacche di sangue. Nei mesi di luglio e agosto, però, diminuisce il numero delle donazioni, mettendo a rischio l’autosufficienza dei centri trasfusionali. Il sangue non è riproducibile in laboratorio, e per questa ragione è fondamentale la collaborazione di tutti coloro che hanno le condizioni fisiche necessarie alla donazione”.
Nei primi sei mesi del 2008 sono state effettuate 113 mila donazioni. Nel 2007 il numero di donatori è stato pari a 133.514, con un incremento di 16.119 volontari rispetto all’anno precedente e, complessivamente, sono state raccolte 221.879 unità di sangue.
Di queste, 182.040 sono state trasfuse, 40 mila scambiate tra le strutture trasfusionali e 28.500 inviate in altre regioni, principalmente in Sardegna, con la quale dal 1980 è attiva una specifica convenzione a causa dell’alto numero di pazienti talassemici.
Insieme ai suoi componenti (globuli bianchi, globuli rossi, piastrine, plasma, plasmaderivati), il sangue costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza nei servizi di primo soccorso, negli interventi chirurgici, nei trapianti di organo, nella cura dei tumori e delle varie forme di anemia, in caso di intossicazioni da farmaci e in numerose altre patologie.
Per donare il sangue è sufficiente rivolgersi ad uno dei Centri trasfusionali regionali (per conoscere gli orari e le modalità di accesso rivolgersi agli uffici relazione con il pubblico della propria Asl) o alle principali associazioni di volontari (Avis, sede regionale 011-9787148, www.avispiemonte.it; Fidas, sede regionale 011-531166, www.fidasp.it; Croce Rossa Italiana, sede regionale 112445497, www.cri.piemonte.it).
Prima di essere ammesso alla donazione il volontario viene sottoposto ad un’accurata visita medica e a esami diagnostici e strumentali. Inoltre, è necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, un peso non inferiore ai 50 chili e buone condizioni fisiche generali. E’ importante ricordare che comportamenti a rischio di trasmissione di malattie infettive virali controindicano la donazione di sangue.
La mattina del prelievo, che dura circa dieci minuti, è necessario essere a digiuno. Le donazioni si effettuano a intervalli non inferiori ai 90 giorni: gli uomini possono donare quattro volte l’anno, le donne in età fertile due. I donatori di sangue e di emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione, conservando la normale retribuzione.