Disabili

Persone con disabilità

L'unità multidisciplinare di valutazione della disabilità

L’Unità multidisciplinare di Valutazione della Disabilità è una commissione che ha come finalità la predisposizione dei progetti individuali relativi a persone con disabilità, che necessitano di interventi socio-sanitari, cioè di prestazioni a valenza “mista” sanitaria e socio-assistenziale, che sono gestiti in maniera integrata dalle Asl e dagli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali e che possono essere di carattere domiciliare, semiresidenziale e residenziale.

La procedura prevista comporta un insieme di passaggi e di percorsi finalizzati alla definizione di un piano riabilitativo o assistenziale individualizzato, che definisca gli interventi necessari per soddisfare il bisogno della persona. Il primo passo è l’individuazione di un referente sociale e di referente sanitario, che propongono gli interventi da attivare, in accordo con la persona con disabilità o con un suo familiare, qualora la persona con disabilità necessiti di tale appoggio. Il piano viene poi sottoposto all’approvazione dell’Unità multidisciplinare di Valutazione della Disabilità, composta da medici e operatori dell’Asl e da rappresentanti dell’Ente gestore.

Per maggiori informazioni sulla procedura e sui servizi di cui si può usufruire, è possibile rivolgersi ai servizi sociali di competenza territoriale e inoltre contattare i seguenti uffici:

Moduli per la domanda all’Unità Multidisciplinare Valutazione Disabilità
(U.M.V.D.)

Per i minori, vedi anche: “Neuropsichiatria infantile”.

L'invalidità civile, la cecità civile, il sordomutismo

Consiste nel riconoscimento di uno stato invalidante, non dovuto a causa di servizio, lavoro o di guerra, in base al quale l’interessato può ottenere benefici economici e/o socio-sanitari previsti dalla legge, a seconda del grado di invalidità: l’iscrizione nelle liste speciali per il collocamento mirato al lavoro, l’erogazione di protesi e ausilii, l’esenzione dai ticket sanitari, provvidenze economiche, come ad esempio l’indennità di accompagnamento.

 

Invalidi civili

La categoria degli invalidi civili avente diritto alle prestazioni assistenziali ed economiche è direttamente ricavabile dalla legge (art. 2, comma secondo, legge n. 118/1971) secondo cui si considerano mutilati ed invalidi civili:

  • i cittadini di età compresa tra i 18 e i 65 anni, affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo, compresi gli irregolari psichici per oligofrenia di carattere organico dismetabolico, insufficienze mentali degenerative da effetti sensoriali o funzionali che abbiano subito una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo;
  • i minori di 18 anni, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età;
  • i cittadini ultra sessantacinquenni che abbiano difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età.

Alcune norme specifiche, inoltre, riguardano particolari forme di invalidità, che danno diritto alle relative prestazioni pensionistiche e indennità.

 

Ciechi civili

Sono ciechi civili i cittadini la cui cecità, congenita o acquisita, non sia dovuta a cause di guerra, di infortunio sul lavoro o di servizio. Vengono distinti in:

  • ciechi totali: coloro che sono colpiti da totale mancanza della vista in entrambi gli occhi; coloro che hanno la mera percezione dell’ombra e della luce o del moto della mano in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore; coloro il cui residuo perimetrico binoculare sia inferiore al 3 per cento.
  • ciechi parziali: coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione; coloro il cui residuo perimetrico binoculare sia inferiore al 10 per cento.

Sordomuti

Si considera sordomuto il minorato sensoriale dell’udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva, che gli abbia impedito il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio.

 

Come e Dove

Le domande per ottenere benefici in materia di invalidità, cecità e sordità civile, handicap e disabilità, complete della certificazione medica che attesta la natura delle infermità invalidanti, sono presentate all’INPS e solo tramite internet.

Il cittadino che intende presentare domanda per il riconoscimento di una infermità invalidante deve:

1) recarsi da un medico abilitato alla compilazione on line del certificato medico introduttivo, perché sia attesta la patologia invalidante;

2) presentare ad Inps via internet, direttamente ovvero tramite Patronato o Associazioni di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS), domanda di riconoscimento dei benefici;

3) effettuare la visita medica di accertamento presso la Commissione Asl, nella data che gli verrà indicata. È necessario presentarsi alla visita con un documento d’identità valido, il certificato medico in originale firmato dal professionista e tutta la documentazione sanitaria in possesso del richiedente (cartelle cliniche, referti di analisi, relazioni sanitarie relative alle patologie certificate dal medico curante). Il verbale che esprime il giudizio di accoglimento o di diniego della Commissione sarà validato da INPS, che provvederà ad inviarlo al domicilio dell’interessato.

Accertamento dell'handicap

L’accertamento dell’handicap è una procedura a carattere medico-sociale, che tiene conto non solo degli aspetti sanitari, ma anche degli aspetti sociali e familiari della vita della persona con disabilità. I criteri valutativi e le procedure sono regolamentate dalla legge 104/92. In base al grado di handicap, la persona con disabilità ha diritto a fruire di una serie di benefici, previsti dalla legge stessa e successive modifiche.

 

Come e Dove

La domanda di riconoscimento della condizione di handicap segue le stesse modalità di quelle di accertamento dell’invalidità civile. Va quindi presentata all’’INPS La persona con disabilità anche in questo caso viene visitata da apposita commissione istituita presso l’Asl di competenza territoriale. È possibile venire visitati per il riconoscimento dell’invalidità civile e dell’handicap in un’unica seduta collegiale, esplicitandolo sulla richiesta.

 

Inoltre

Il recupero e la riabilitazione funzionale

Le attività di recupero e riabilitazione funzionale (svolte dalle Strutture di di Recupero e rieducazione), comunemente chiamate attività sanitarie di riabilitazione, sono quelle dirette al recupero funzionale di menomazioni e disabilità modificabili, di varia natura e gravità, indirizzate a pazienti di tutte le età che necessitano di interventi riabilitativi efficaci ed appropriati.

Le attività sanitarie di riabilitazione richiedono obbligatoriamente la presa in carico della persona attraverso la predisposizione di un progetto riabilitativo individuale e la sua realizzazione mediante uno o più programmi riabilitativi, con modalità interdisciplinari e interprofessionali.

Le figure professionali che fanno parte del team riabilitativo sono: il medico specialista in medicina fisica e riabilitazione, il fisioterapista, il logopedista, il terapista occupazionale. Altre figure professionali sono coinvolte nella presa in carico globale del paziente con funzioni di consulenza specifica (psicologo, foniatra, neurologo, ecc.).

Il progetto riabilitativo individuale è lo strumento con il quale il medico specialista della riabilitazione, cioè il fisiatra, attiva il percorso riabilitativo.

La visita fisiatrica

L’accesso al percorso riabilitativo avviene attraverso una visita fisiatrica che può essere prenotata telefonicamente attraverso il Sovracup o di persona presso i Centri unificati di prenotazione (vedi “Prenotare visite ed esami”)