“Ci vorrebbe un amico” è il corso pilota di formazione del “facilitatore della relazione” delle persone con disagio psichico, partito lo scorso 10 ottobre a Torino e a cui partecipa anche l’Asl To 3, attraverso il Dipartimento di salute mentale di Rivoli diretto dal dottor Enrico Zanalda. Il corso è finanziato parzialmente dalla Regione Piemonte, attraverso il bando della ricerca sanitaria finalizzata 2008 e vede la collaborazione di altri enti, quali il Rotary Club Torino Ovest, il Gruppo Reale Mutua, l’Aso San Luigi e l’Università San Luigi Gonzaga.
Il corso nasce dalla necessità di potenziare la collaborazione tra i Dipartimenti di Salute Mentale e il mondo del volontariato. La figura del “facilitatore della relazione” è una persona che supplisce alle difficoltà del malato di mente nel rapportarsi all’interno della società, mediando incomprensioni, attriti e ostacoli derivanti dalla malattia mentale e/o dalla rigidità di chi non ha disturbi mentali.
I volontari selezionati sono stati 19 di cui 17 donne e due maschi. L’età media è di 43 anni e il livello medio di istruzione di 12 anni di scuola, ossia un anno in meno della licenza media superiore. Due volontarie sono straniere, rispettivamente di nazionalità rumena e albanese. Tutti sono residenti sul territorio provinciale di Torino, 11 nell’area dell’Asl To 3 (4 di Venaria Reale e 3 di Rivoli; ma ce n’è anche uno di Luserna San Giovanni), 3 nell’area dell’Asl To 4, 2 dell’Asl To 5 e 3 a Torino. Tra loro ci sono 7 studenti, 7 pensionati, 4 impiegati e una sola casalinga.
«Nel complesso si può rilevare una maggiore propensione a questo tipo di formazione da parte del sesso femminile a significare che gli uomini generalmente sono più interessati ad attività con aspetti concreti più evidenti – commenta Zanalda – L’età media è abbastanza contenuta e il livello di istruzione è buono».
I primi due incontri del corso si sono svolti rispettivamente il 10 e 24 ottobre, mentre il terzo è previsto per il 7 novembre sempre presso l’aula della clinica psichiatrica dell’Università San Luigi Gonzaga diretta dal professor Pier Maria Furlan. A questi tre primi incontri teorici, seguiranno alcuni momenti di formazione-tirocinio “sul campo”, all’interno dei Centri di Salute Mentale e di strutture residenziali. Al termine del percorso formativo, i partecipanti inizieranno l’attività di volontariato coordinata da due tutori, studenti del corso di Laurea in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica a cui è stata assegnata una borsa di studio specifica per questo progetto.
«Il successo che sta avendo questo corso di formazione che fa capo a un progetto pilota è testimoniato dal fatto che ci sono pervenute già diverse domande di partecipazione alla prossima edizione prevista nel 2010», conclude Zanalda.