UN INCONTRO PER LE FAMIGLIE ORGANIZZATO DALLA STRUTTURA ATTIVITA’ CONSULTORIALI DELL’ASL TO3 PER IL 5 OTTOBRE

Ogni anno, nella prima settimana di ottobre, si celebra, in tutto il mondo, da 20 anni, la Settimana mondiale per l’Allattamento Materno. Il tema di quest’anno è “COMPRENDERE IL PASSATO – PIANIFICARE IL FUTURO”.

Si tratta di un tema finalizzato a valutare cos’è cambiato negli anni nella protezione, promozione e sostegno dell’allattamento e per identificare i prossimi passi da compiere affinché tutti i bambini del mondo possano avere anche attraverso l’alimentazione “il miglior stato di salute possibile”.

Anche quest’anno l’ASL TO3 di Collegno –Pinerolo attraverso la struttura “ Attività Consultoriali” ( Responsabile dr.ssa Maita Sartori), in occasione della Settimana mondiale per l’Allattamento Materno 2012 organizza un incontro pubblico aperto alle famiglie per il giorno 5 ottobre 2012 dalle ore 9.30 alle 13 presso il teatro Parrocchiale di Orbassano, via C. Battisti, per condividere, confrontarsi, parlare, diffondere e favorire una cultura dell’allattamento al seno.

Il latte materno è ricco di anticorpi ed enzimi che migliorano la salute del bambino, non ha bisogno di essere mescolato con altre sostanze o di essere sterilizzato, è sempre alla temperatura ideale, non richiede l’uso di alcuno strumento esterno, la sua composizione cambia man mano che il bimbo cresce.

Innumerevoli sono anche i vantaggi per la mamma che allatta al seno: fin dalle prime ore dal parto si rafforza il legame fra madre e figlio, si registra un minor numero di casi di depressione post-parto, è più rapido il ritorno al peso originario, diminuisce il rischio di cancro al seno e alle ovaie e di osteoporosi.

Il latte materno, alimento “a centimetri zero” è amico dell’ambiente, infatti, per avere nuovi terreni da coltivare per nutrire i bovini produttori di latte (sfruttati ed abbattuti appena cala la produzione), sempre nuovi terreni vengono disboscati; durante il processo di produzione del latte artificiale si spendono quantità enormi di energia e, in seguito, di carta, cartone, metallo e plastica, per gli imballaggi, infine, si consuma carburante per il trasporto del prodotto finito il quale, per essere ricostituito, richiederà, ancora, acqua, gas, elettricità, disinfettanti.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda, come misura di salute pubblica, di nutrire i bambini elusivamente con latte materno per i primi sei mesi di vita e di continuare ad allattare fino ai due anni di vita e oltre, affiancando al latte materno altri cibi, idonei all’età del bambino [1]. I bambini nutriti con sostituti del latte materno si ammalano e muoiono di più di quelli allattati al seno, sia nei paesi ricchi (infezioni, enterocolite necrotizzante nei prematuri, SIDS, malattie immuno-mediate, otite media, sovrappeso e obesità, ipertensione, alcune forme di linfoma e leucemia) che in quelli poveri (diarrea e malnutrizione).

Per tutte queste ragioni, da oltre 30 anni, OMS ed UNICEF si occupano di protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno mediante progetti relativi alle pratiche di assistenza alla donna e al neonato in ospedale (Baby-Friendly Hospital Initiative), all’assistenza post dimissione (Baby-Friendly Community Initiative), il divieto di qualunque forma di pubblicità dei sostituti del latte materno  e  dei  prodotti  necessari  alla  loro  utilizzazione(Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno).

Perché tali iniziative abbiano davvero successo occorre, inoltre, che l’allattamento al seno venga percepito come la fisiologia della nutrizione neonatale, che le gestanti, grazie ad adeguata normativa in tema di maternità, possano usufruire di appositi congedi parentali e che siano sostenute dal pediatra, dalla famiglia.

La Regione Piemonte è stata la prima a programmare un intervento sull’intero territorio regionale con il coinvolgimento di tutti gli operatori che hanno contatti con la donna in gravidanza e la neomamma: ostetriche , infermiere pediatriche, puericultrici, infermiere, assistenti sanitarie, medici e operatori socio sanitari.

A partire dalla formazione capillare e continua di tutti gli operatori, ogni azienda sanitaria deve elaborare programmi che permettano di ottimizzare il percorso gravidanza-parto e puerperio alla luce di protezione e sostegno dell’allattamento:

  1. Informazione in gravidanza rivolta alla famiglia sull’importanza dell’Allattamento Materno per la mamma, il bambino e la società e sulla fisiologia per favorire l’autonomia della donna nella gestione delle difficoltà che potrà incontrare.
  2. Sostegno nell’avvio dell’allattamento nel Punto Nascita, nel rispetto della fisiologia del parto e del puerperio, offerto da operatori competenti e motivati.
  3. Sostegno dopo la dimissione da parte di operatori dei Consultori, in rete con il Punto Nascita e i Pediatri di famiglia.

LA SITUAZIONE NELL’ASL TO 3 Nell’ASL TO3 una Indagine dell’Istituto Superiore di Sanità svolta nel 2010 sul territorio del Distretto di Venaria ha affermato che il 98% delle partorienti dell’ASL TO3 desidera allattare al seno come la maggior parte delle partorienti italiane. Ma solo il 70% riesce a realizzare il contatto pelle-pelle con il proprio bambino entro le due ore dal parto, a tre mesi di vita del bambino solo il 61,6% allatta ancora al seno e a sei mesi la percentuale crolla al 17,9%. Recentemente è stato condotto dalla Struttura Attività Consultoriali in collaborazione con la Struttura di Epidemiologia ASL TO3 nel distretto di Collegno uno studio di prevalenza di allattamento al seno e dei suoi determinanti.

Da 631 interviste rivolte alle mamme di bimbi di 0-13 mesi al momento delle vaccinazioni pediatriche, emerge che nei primi 2 mesi di vita solo il 53% dei piccoli è allattato al seno in modo esclusivo e tra i 4 e 6 mesi scende al 38%.

Entrambe gli studi dimostrano chiaramente che quasi la totalità delle donne desidera allattare al seno il proprio bambino e che il sostegno pratico ed emozionale offerto dalla famiglia, in particolare dal partner e il sostegno professionale all’allattamento al seno ricevuto durante la gravidanza e dopo, nei consultori familiari e pediatrici, risultano significativamente correlati con l’allattamento esclusivo e con la durata dell’allattamento al seno.

Un ruolo importante è svolto anche dai pediatri. Infatti la durata dell’allattamento al seno risulta influenzata anche dalla propensione dei pediatri a seguire la mamma nella sua scelta di allattare: essere seguiti da alcuni pediatri anziché da altri rappresenta un fattore di protezione per la durata e l’esclusività dell’allattamento al seno.